Cuneo – Nella giornata di oggi (venerdì 23 settembre) il Procuratore Onelio Dodero (al centro nella foto) ha voluto sottolineare il lavoro portato avanti dalle forze dell’ordine dopo l’episodio di violenza avvenuto ai danni di una donna, intorno alle 18 di domenica 11 settembre nell’area del Parco fluviale, sul lato Gesso nella zona delle piscine. Nella ricostruzione fornita dagli inquirenti è emerso che la chiamata al 112 ha fatto scattare i soccorsi alla donna e l’intervento della Polizia per il controllo dell’area. Subito sono state avviate indagini che, nel giro di nemmeno 24 ore (e nonostante i riscontri sulla presenza di altre persone in bicicletta e con vestiti simili al sospettato), hanno portato a individuare, con “sospetti fondati”, un uomo di circa 40 anni residente nella zona, originario dell’Est Europa, sul quale non risultano precedenti specifici; “non è uno straniero irregolare, è inserito nel tessuto sociale e ha un’attività lavorativa”, ha specificato il Procuratore.
Mai perso di vista per i giorni successivi, “sono stati acquisiti ulteriori importanti indizi a suo carico”, poi è stata chiesta la misura cautelare cui ha fatto seguito l’arresto, sabato 17 settembre. In questi giorni c’è stata la possibilità di confronto con gli elementi dell’accusa, ma non è emersa “smentita di dati acclarati e messi in fascicolo”; le indagini “non sono chiuse, tutto potrebbe succedere, ma gli elementi ci dicono che probabilmente non abbiamo sbagliato”.
Ancora Dodero, con il supporto del Questore Nicola Parisi, oltre a un cenno sull’importanza delle telecamere di videosorveglianza ha sottolineato il livello di sicurezza e di attenzione per la prevenzione dei reati, parlando di “un fatto grave ma assolutamente episodico” che è stato represso con la massima rapidità, grazie a un’indagine che non ha esitato a definire “perfetta”.