Cuneo – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato in merito alla carenza di personale nel reparto di neuroradiologia. Sarebbe una risposta all’articolo apparso su La Guida di giovedì 25 agosto. Ed è tutto esattamente come riportato da La Guida: ovvero l’assunzione dal 1° settembre di uno specializzando che permeterrà di coprire tutti i turni che non sono attualmente possibili a Cuneo e che vengono diretti all’Azienda Ospedaliera Città della Salute di Torino. Non c’era allarme per i cittadini ma la fotografia di uno stato delle cose e il lavoro giornalistico di risposta dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo a una segnalazione di criticità fatta da parte del sindacato Anaao Assomed.
Notizie stampa uscite nei giorni scorsi, riferite al trattamento del paziente colpito da ictus in gestione all’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, rischiano di allarmare il cittadino che, viceversa, va rassicurato per la tempestiva e corretta gestione del percorso previsto e garantito nell’ambito della Rete Regionale Ictus. La gestione dell’ictus è attività prioritaria dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo attraverso la “Stroke Unit” Unità Ictus e la Neuroradiologia Interventistica che sono individuate quali centro Hub nell’ambito della per la Rete Regionale Ictus.
Ne parla il Direttore della Neurologia, Marco Capobianco: “Il trattamento meccanico endoarterioso (trombolisi intrarteriosa, trombectomia) dell’ictus ha cominciato ad essere effettuato presso l’Azienda Ospedaliera Cuneese già a partire dal 2016, considerato che solo nel 2015 sono stati pubblicati gli studi scientifici che ne hanno confermato l’efficacia e sicurezza. Tale attività è stata poi progressivamente implementata negli anni, prima della delibera regionale del novembre 2020, con un trend di crescita esponenziale che ha portato i casi trattati dai 7 del 2016 ai 65 del 2021. L’incremento maggiore dei casi si è registrato negli anni 2020 e 2021, nonostante le difficoltà organizzative legate alla pandemia COVID19”.
L’incremento numerico delle procedure endovascolari effettuate è stato reso possibile dalla formazione per tali procedure di altri medici della Neuroradiologia, con l’acquisizione di un medico nel 2021 e secondo la programmazione già prevista dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera con l’assunzione dal 1 settembre di di un ulteriore medico, con l’obiettivo di giungere a strutturare un servizio attivo sulle 24 ore, 7 giorni su 7, nei prossimi mesi. La Neuroradiologia Interventistica rappresenta una ulteriore specializzazione della Neuroradiologia, per la quale è richiesto un percorso formativo specifico e impegnativo dal punto di vista temporale da cui consegue anche la difficoltà a reperire professionisti dedicati.
Lo spiega Fabrizio Venturi, Direttore della Neuroradiologia: “La delibera regionale del 20 novembre 2020 “Rete Tempo dipendente regionale ictus” cita testualmente “La rete ictus è organizzata secondo il modello Spoke e Hub: lo Spoke assicura a trombolisi endovenosa e il ricovero in Stroke Unit, l’Hub la trombolisi intrarteriosa e le procedure neurochirurgiche e di chirurgia vascolare. Considerata la stretta finestra temporale per i trattamenti in fase acuta, i centri Hub devono garantire la maggiore copertura possibile, sulla base delle risorse disponibili, per la propria area di competenza e coordinarsi, nel caso di emergenze contemporanee o difficoltà alla copertura h 24, con altri centri Hub, in base a criteri di vicinanza e ai tempi prevedibili di trasferimento…” In questo senso l’Hub di Cuneo è in coordinamento con l’Hub di Torino per consentire il più tempestivo e corretto approccio terapeutico al paziente. In questa fase transitoria di sviluppo e implementazione dell’organico medico e della formazione del personale, la Neuroradiologia di Cuneo garantisce una reperibilità di Neuroradiologia Interventistica, su base media mensile, di 18 turni (di cui 16 notturni infrasettimanali e 2 festivi). Nei restanti casi è assicurata una reperibilità di Neuroradiologia Diagnostica, indispensabile nel percorso di gestione dell’ictus, inviando con trasferimento secondario i pazienti elegibili a trattamento di trombectomia endovascolare presso centro Hub dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute di Torino, secondo una turnistica concordata mensilmente tra i due centri Hub.
Il funzionamento del sistema a rete, nel quale l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle riveste il ruolo di Centro Hub provinciale dalla sua istituzione, garantisce ai cittadini la sicurezza di una risposta sanitaria efficace e, in nessun caso, i pazienti con ictus vengono privati del trattamento più appropriato e tempestivo.