Cuneo – Il prezzo di vendita della frutta registra un boom, ma i lavoratori e i produttori agricoli continuano ad essere sottopagati. Il costo di pesche, albicocche, susine, kiwi sui banchi dei mercati ha registrato un aumento del 30% e a questo dovrebbe corrispondere una remunerazione adeguata dei raccoglitori e dei produttori, ma non è così. Come ha denunciato Coldiretti Cuneo in una nota, la forbice tra i due poli è esagerata e la situazione sta diventando insostenibile, a causa anche di crescenti speculazioni di soggetti ed enti privati che agiscono scorrettamente nelle fasi intermedie della filiera, acquistando e vendendo a prezzi molto bassi da un lato e molto alti dall’altro. Con il rincaro dell’energia, del carburante e dei fertilizzanti, si stima che l’aumento economico sulle spalle dei produttori sia ormai del +72%.