Limone – Ottanta pagine di osservazioni di Dreal (Direction régionale de l’Environnement, de l’Aménagement et du Logement) emanazione del Ministero della Transizione ecologica francese, dopo oltre un mese dall’invio degli elaborati tecnici esecutivi, danno il via libera al progetto del ponte sul rio della Cà e alle varianti lato Val Roya, dove nell’ottobre 2020 la tempesta Alex spezzò il collegamento internazionale.
Il progetto, tutto in terra francese, a cura di tecnici del Consorzio Edilmaco (impresa esecutrice dei lavori) su incarico di Anas era stato ampiamente condiviso con i transalpini ma sugli elaborati esecutivi sono ancora state richieste delle modifiche che hanno ulteriormente allungato i tempi di avvio delle opere.
“Si tratta di piccole osservazioni tecniche che non impediscono di procedere con i lavori del ponte sul rio della Ca’ e degli altri interventi. Il tutto resta nei margini dei 76 milioni di euro previsti per le varianti al progetto”, rassicura Jean-Pierre Vassallo, sindaco di Tenda. Conferma Anas: “I francesi hanno fatto note tecniche ed esecutive di dettaglio, nulla di ostativo per portare all’approvazione del progetto in Conferenza intergovernativa per il miglioramento delle Alpi del sud. Abbiamo già inviato le nostre risposte”.
“La Francia è pronta a partecipare ad una convocazione in videoconferenza della Cig anche subito”, riferisce Vassallo. Disponibilità anche dell’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi: “Parteciperemo all’incontro anche se ci chiamano a Ferragosto per consentire di rispettare il cronoprogramma dei lavori in cui è prevista l’apertura al transito a ottobre 2023”.
L’approvazione del progetto in Cig è un passaggio formale necessario, superfluo secondo i francesi date le modifiche richieste, per la consegna dei lavori all’impresa Edilmaco e per il loro avvio. Prima si riunirà la Conferenza, prima Anas potrà dare l’incarico ai costruttori torinesi di realizzare il ponte a campata unica di 70 metri per scavalcare il rio della Ca’.
“Non si può perdere nemmeno più un minuto – dice il sindaco di Limone Massimo Riberi – è da marzo che la Cig viene rinviata e siamo arrivati a fine luglio: anche i francesi devono assumersi le loro responsabilità e non allungare ulteriormente i tempi”.
Opere e stato dei lavori
Il ponte sul rio della Ca’ che sarà realizzato in acciaio è l’elemento di maggior rilievo delle varianti di progetto in Valle Roya cui si accompagnano anche altri interventi importanti. In particolare la stabilizzazione delle aree in frana del versante e la modifica degli imbocchi francesi delle gallerie. Lo sbocco del tunnel storico dovrà essere arretrato per avere lo spazio necessario a convergere verso il Tenda bis in seguito alla frana del piazzale di uscita a causa dell’alluvione.
Il costo delle varianti di progetto è di 76 milioni in più, appena uno sotto il massimale della spesa di 255 milioni per l’intero Tenda bis. Secondo il cronoprogramma di Anas l’apertura al traffico nel Tenda bis è prevista nell’ottobre 2023.
Quindici mesi per scavare l’ultimo chilometro di galleria restante, completare i rivestimenti, i varchi (by-pass) con il tunnel storico, gli impianti tecnologici e di sicurezza e infine procedere ai collaudi. In questi giorni la produzione è di circa 4,5 metri di avanzamento sul fronte versante Roya e 1,5 metri su quello Vermenagna.
Ad inizio di questa settimana lo scavo ha raggiunto la lunghezza complessiva di 2.183 metri, di cui 1.531 sul lato Italia, 652 metri in Francia, dove la migliore qualità della roccia facilita le lavorazioni. In Italia, invece, il materiale è più friabile e richiede operazioni più complesse. Restano 1.005 metri per vedere la luce nel tunnel.