Nonostante le criticità che il settore agricolo oggi si trova ad affrontare, rimane uno dei settori caratteristici e punto di forza della provincia di Cuneo. Sotto tutti i punti di vista economico, di numero di lavoratori, di innovazione e di sviluppo.
Tuttavia, nel 2022, sono ancora numerose le situazioni di lavoratori in condizioni di irregolarità. Anche nel nostro territorio si tratta di un fenomeno presente, basti pensare ai numerosi lavoratori stagionali della raccolta frutta soprattutto in questo periodo dell’anno, con la stagione che sta entrando nel vivo. E a questo si aggiunge anche il problema delle morti e degli incidenti sul lavoro. Basti pensare all’ultimo caso di domenica 10 luglio in un’azienda agricola di San Firmino di Revello, dove un bracciante di 30 anni del Mali ha perso la vita, rimanendo intrappolato in un macchinario agricolo. Il caso del bracciante si aggiunge ai 31 incidenti sul lavoro in provincia nel 2021. Il sindacato parla di “problema Cuneo” e di un sistema di piccole e medie imprese, dove nel settore agricolo emergono ancora irregolarità.
Nella realtà cuneese, molti passi in avanti sono stati fatti, grazie allo sforzo e al lavoro di molti, e a raccontarcelo è stato Alessandro Durando, presidente di Confcooperative Cuneo.
Qualche anno fa si poteva parlare di crisi immigratoria e per tanto gestire il lavoro stagionale degli extra comunitari come tale. Oggi però è diventata una realtà concreta che ogni anno va affrontata, come è cambiato in questo senso l’approccio alla gestione dei lavoratori extracomunitari? Anche in seguito alle crisi internazionali e climatiche che hanno inasprito questo fenomeno?
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