Fossano – Sabato 28 maggio, l’Azienda agricola biologica “L’Orto di Pian Bosco”, in via Trinità 10, inaugura l’area umida del “Laghetto delle Libellule” e organizza una giornata di svago ricca di momenti dedicati all’arte, al gioco, alle passeggiate, ai laboratori didattici e alla musica.
Il progetto del “Laghetto delle Libellule” è stato curato dall’architetto Pier Giuseppe Abello. La sua realizzazione ne ha previsto l’inserimento nel paesaggio, sfruttando le pendenze naturali per convogliare soltanto l’acqua piovana. È stata realizzata una vasca poco profonda di fitodepurazione, piena di piante acquatiche e palustri in grado di filtrare le acque torbide che arrivano dalla rete di canali collettori. Da qui l’acqua pulita percola nel grande bacino principale, con le sponde modellate in modo da offrire diverse profondità e inclinazioni, per ospitare più specie diverse. Sono state scelte piante autoctone, naturalmente presenti nei laghetti del territorio per vegetare l’area umida, piante ossigenanti sul fondo ed ombreggianti come le ninfee, che coprono parzialmente la superficie, molte specie erbacee diverse sulle sponde, con una grande varietà di fiori. Infine le siepi di bordura e i boschetti ripariali, indispensabili per fornire protezione al laghetto e separarlo dalle campagne circostanti. Insieme all’ornitologo Luca Giraudo, sono stati installati nidi artificiali per uccelli e chirotteri, non solo intorno al lago ma in tutti i campi e i frutteti dell’azienda agricola, cercando di attrarre la fauna insettivora e dopo pochi mesi sono arrivati moltissimi ospiti.
“Questa piccola area ci è costata fatica ed impegno – dicono i proprietari dell’Orto di Pian Bosco – abbiamo dovuto rinunciare ad una parte di terreno coltivato per far spazio alla natura, ma siamo stati ripagati dalle tante specie che verranno a viverci svolgendo un importante ruolo nel mantenimento degli equilibri naturali. In passato la nostra famiglia aveva già realizzato un altro laghetto, vicino a Salmour, che oggi è un’oasi di biodiversità accanto ai nostri noccioleti”.