Si è concluso lo scorso 11 maggio il campionato di Superlega di pallavolo maschile. A trionfare in finale è stata la Cucine Lube Civitanova di coach Blengini, che si è imposta in quattro gare sulla Sir Safety Perugia dell’ex biancoblu Nikola Grbić (3 a 1 il risultato complessivo). Tra i vincitori c’è anche il libero Andrea Marchisio, cuneese classe 1990, da 5 anni in biancorosso. Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare le sue sensazioni.
Andrea, come ti senti dopo aver conquistato il tuo quarto scudetto?
“Sono felicissimo, mi sono appena ripreso dai festeggiamenti. Questo scudetto arriva dopo un’annata molto difficile. Nessuno pensava che saremmo riusciti a raggiungere questo risultato, invece ce l’abbiamo fatta ed è ancora più bello”.
In finale hai affrontato la squadra allenata dal tuo ex compagno di squadra a Cuneo, Grbić.
“Con lui ci siamo presi una sorta di rivincita: l’anno scorso allenava la squadra polacca che ci ha eliminato dalla Champions. Sono state quattro lotte, Perugia è una grande squadra. Forse loro hanno subìto mentalmente la sconfitta in Champions contro Trento, come si è visto nella semifinale contro Modena (che poi sono riusciti a battere con carattere). Contro di noi questo carattere non è uscito e noi siamo stati bravi a fargli vedere che volevamo vincere a tutti i costi, abbiamo giocato molto bene”.
A livello personale, come valuti questa stagione?
“Forse rispetto agli anni scorsi ho giocato un po’ di più a causa di alcuni infortuni tra gli schiacciatori, quindi entravo spesso in ricezione. Il fatto di stare in panchina passa in secondo piano quando vinci”.
E adesso dove continua la tua carriera?
“Non penso di rimanere alla Lube, ma non so ancora di preciso dove giocherò il prossimo anno. Per il momento ci sono alcuni accordi a voce, ma nulla di concreto. Spero di rimanere nella massima serie, ma ormai dopo cinque anni di panchina la mia voglia di giocare è veramente tanta, quindi valuterò e coglierò tutte le eventuali offerte”.
E’ ancora presto per parlarne, ma hai già pensato a cosa vorresti fare dopo?
“Prima di metter su famiglia ho iniziato un percorso universitario che completerò a breve: mi mancano quattro esami per terminare la laurea magistrale in Scienze Motorie. Mi piacerebbe tanto aprire una palestra, o comunque lavorare in ambito sportivo. Non ho ancora trovato un posto dove andare dopo la carriera da pallavolista”.
Ora Cuneo potrebbe tornare in Superlega.
“Seguo ormai tutte le partite da un paio di anni. Il nuovo opposto è un giocatore di un’altra categoria e si vede. Nelle prime due gare Reggio è riuscita a fare il proprio gioco, portandosi avanti. Ma non è ancora finita, come dimostra la partita di sabato sera: spero che Cuneo possa uscirne vittoriosa”.
Torneresti a vestire la maglia della tua città?
“Sono sempre pronto ad un’eventuale chiamata di Cuneo, sarebbe un sogno per me. Intanto faccio il tifo per loro e gli auguro di di salire: la società è seria e in due anni ha fatto un ottimo percorso. Spero che possano arrivare in Superlega, poi quando vogliono io ci sono”.
L’intervista completa è disponibile sul numero de La Guida del 26 maggio, in edicola e online.