Valle Varaita – Il servizio postale non è più quello efficiente di una volta, è risaputo: e a pagarne le spese, sovente e volentieri, sono le valli e le aree marginali. A partire dal servizio di recapito: ai portalettere viene raccomandato di dare priorità assoluta alla consegna dei pacchi (un settore in crescita, con le vendite online in aumento). Poco o nulla ai vertici di Poste italiane importa che in certe borgate della valle Varaita sia già successo che il portalettere non si è più visto per ripetuti giorni (tanto i montanari subiscono le situazioni in silenzio e difficilmente si lamentano).
I portalettere sono sovente giovani alle prime esperienze lavorative, che vengono in più occasioni mandati allo sbaraglio (ma consegnare la posta è un lavoro delicato, e non facile): e più uno di loro, demoralizzato e deluso, lascia poi il lavoro. Succede anche che il postino deve ‘coprire’ più di un paese della valle Varaita, perché i colleghi sono malati o in ferie: ed ecco allora che la situazione diventa drammatica, con i giornali e la corrispondenza non consegnata. Qualcuno prenderà in considerazione i disagi di un servizio che sovente lascia a desiderare e non risponde alle attese degli utenti?