Cuneo – Nel capo d’imputazione per appropriazione indebita a carico di F.F., 48enne di Cuneo, era contestata anche una violazione che però con il processo in corso non aveva niente a che vedere, una nullità che ha di fatto azzerato l’intero processo che ora dovrà ripartire da capo. L’uomo, gestore della palestra ‘Tana dei Pitt’, era stato denunciato per aver preso in affitto l’attrezzatura della palestra, 50 macchinari di vario tipo, e di averli pagati meno di quanto stabilito nel contratto e solo per alcuni mesi.
La denuncia era stata fatta da un 36enne di Carmagnola, proprietario dell’attrezzatura che stava in una palestra di Boves chiusa dal 2016, “all’inizio del 2017 avevamo firmato il contratto di affitto dell’attrezzatura a 700 euro al mese – ha detto in aula la parte offesa – ma ha pagato 500 euro solo per alcuni mesi. Gli avevo chiesto tantissime volte o il pagamento dell’affitto o la restituzione e lui con varie scuse rinviava continuamente arrivando anche a minacciarmi se fossi venuto a Cuneo per caricare la merce; siamo andati avanti così fino al 2019”.
Poi a dicembre del 2019 la parte offesa venne a sapere che parte dei macchinari si trovavano a Dronero in un campo da minigolf sotto la neve, “andai a prenderli, e poi a giugno del 2020 seppi che altri attrezzi erano in un garage a Cuneo. In tutto ho recuperato 3/4 delle macchine che gli avevo affittato, ma dato che erano state conservate male ora alcune parti stanno marcendo. L’attrezzatura che manca avrà un valore di circa 10mila. Lui diceva di avermi ridato tutto, poi però pubblicava sui social delle foto in cui si allenava a casa con la mia attrezzatura”.
È stato a questo punto che è venuta fuori la vicenda dell’appropriazione indebita di un’auto di cui però la parte offesa non sapeva nulla. Per questo motivo il processo è stato interrotto e il fascicolo rinviato al giudice delle indagini preliminari.