Cuneo – Attivare risposte costruttive al dolore dopo la perdita di una persona cara. È questo l’obiettivo del percorso terapeutico di elaborazione del lutto organizzato dalla Struttura Semplice Cure Palliative e Hospice e rivolto ai familiari di persone assistite in Hospice e presso il proprio domicilio che attraversano un tempo marcato dalla separazione. L’iniziativa è stata condivisa e sostenuta dal responsabile della Struttura Cure Palliative Bruno Durbano e dal direttore della Psicologia, Maurizio Giuseppe Arduino, oltre ad essere requisito necessario e parte integrante degli elementi caratterizzanti la rete locale delle cure palliative.
Si favoriscono dinamiche rielaborative con un approccio di tipo relazionale, al fine di ascoltare la propria sofferenza e raccontarla in condivisione con altre persone.
“Esplorare questo mondo sommerso – spiegano i referenti del progetto – permette di approfondire ciò che a volte difficilmente affiora e talvolta condiziona in modo significativo la vita di chi resta: la fatica degli addii non sempre trova strade facilmente percorribili. Il lutto non è una malattia, ma la sua interruzione nel processo di evoluzione può diventare sintomatica. Essere accompagnati a vedere la perdita anche come un’opportunità di trasformazione può permettere di individuare risorse interiori e utilizzarle per lenire quel dolore”.
Il tema conduttore di quest’anno è “Segnavia”: quella traccia di vernice colorata, di solito rossa e bianca, che in montagna viene lasciata su piante o rocce per indicare la strada agli escursionisti. Questa proposta di lavoro in gruppo, strutturato in moduli della durata di un anno, è condotto da operatori dell’équipe (medico, infermiere, psicologo) ed è organizzato su invito diretto dei familiari. Gli incontri, mensili, avranno luogo a Busca, nell’aula didattica dell’Hospice, in pieno adempimento delle normative per il contrasto e per il contenimento della diffusione del Covid.