Fossano – “L’annuncio del Vangelo inizia facendoci umili compagni di viaggio delle persone a noi affidate”. Così il vescovo Piero Delbosco di fronte a un centinaio di sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi, laici e laiche delle diocesi di Cuneo e di Fossano ha ricordato il valore del discepolato di Gesù. Durante la celebrazione del Crisma questa mattina, giovedì 14 aprile, nella cattedrale di Fossano sono stati consacrai gli olii del Crisma, dei Catecumeni e degli Infermi.
“Oggi entriamo nel vivo del Triduo Pasquale – dice il vescovo Delbosco -. Ricordiamo in questa celebrazione del giorno il nostro sì a Dio. Per me sono passati più di 41 anni e sento che il Signore mi ha accompagnato. Stamattina ci siamo tutti: presbiteri, religiosi e religiose, diaconi e popolo di Dio. Sperimentiamo la bellezza di ministeri diversi per la gloria di Dio. Per noi sacerdoti è importante ridire chi siamo. Lo spirito ci ha consacrati e si fa sentire nel nostro ministero, forse con qualche nostra resistenza, che potessimo stare con lui. Curare la nostra spiritualità non è mai tempo perso. Dobbiamo annunciare il Vangelo di Gesù e per farlo dobbiamo farlo nostro, ma non è scontato. È una parola da ruminare, così diventa parola che dà vita, e deve essere sempre accompagnata dalla vita”.
Poi il vescovo ha parlato anche del cammino delle assemblee sinodali durante l’inverno e della redazione del libro sinodale. “I momenti di ascolto nelle assemblee sinodali sono stati di ascolto reciproco, attento alle persone e del mondo in cui siamo inseriti. Tocca a me ora indicare qualche scelta operativa – continua il vescovo -. Lo farò entro l’estate. In questo mi sento sostenuto dal valido aiuto di tanti”.
Infine mons. Delbosco ha invitato il popolo di Dio all’educazione cristiana dei giovani che inizia nella famiglia: “Ricordiamo ai giovani che è bello e vale la pena dare la vita a Dio. Forse è una scelta non alla moda, non secondo le logiche del mondo, ma ne vale la pena. Facciamo vedere il bello di questa scelta”.