Questo è un libro straordinario, un capolavoro d’arte di per se stesso. Un libro ibrido e irreale. Un libro più volte ristampato e poi scomparso, per poi riapparire sotto altra veste. Per molti è il libro dei libri. Ma cos’è il Codex Seraphinianus?
Fondamentalmente è un’Enciclopedia Onirica dell’Impossibile. Scritta in una lingua inventata. E dentro c’è di tutto…
C’è una sezione in cui vengono descritti, analizzati e catalogati fiori, ortaggi e tuberi mai finora visti in natura. In un altro capitolo viene descritta una nuova forma di riproduzione degli alberi. E poi ancora ci sono sedie che nascono come alberi dalla terra; fiori che si gonfiano come palloncini e ti portano via; strane lucciole che riempiono le lanterne per illuminare le strade e altri insetti colorati che compongono arcobaleni. Pesci con una scopa al posto della pinna. Cervi con corna ramificate e foglie; rinoceronti con il corno unito alla coda, esseri strani, tra l’omuncolo e lo gnomo. Un vero e proprio trattato alternativo di fisiognomica universale e un manuale di calligrafia di questa stessa scrittura assurda e fantasiosa; improbabili cartine geografiche di qualche luogo non localizzato e ricette con ingredienti incomprensibili e disegni dei piatti.
Insomma. Un libro che non si può descrivere, ma solo sfogliarlo e scrutare ogni dettaglio di queste 360 tavole con la lente d’ingrandimento dell’immaginazione, per amplificare le chimeriche meraviglie scaturite dalla rigorosa fantasia, surreale e classificatoria, di uno dei più grandi artisti del nostro tempo.
Codex seraphinianus
di Luigi Serafini
Rizzoli
120 euro