Cuneo – Si era introdotto, nella notte del 21 novembre 2020, nel ristorante-self service La Meridiana di via fratelli Ramorino e dopo aver forzato la cassa e rubato 150 euro e il cellulare di servizio del locale, cercò di eliminare le proprie impronte dando fuoco al registratore di cassa. Quando i Vigili del fuoco spensero le fiamme, trovarono un cellulare che aveva ancora accesa la funzione della torcia e lo consegnarono al proprietario che però negò fosse suo. Dal controllo del telefono gli inquirenti risalirono quindi a S. A., 32enne di origini marocchine, noto alle forze dell’ordine, e lo rinviarono a giudizio per il furto e l’incendio. Qualche giorno dopo il fatto, l’allora compagna dell’uomo si presentò ai Carabinieri per consegnare il cellulare di servizio del ristorante, dicendo di averlo trovato in casa e che di quella storia non voleva sapere niente. In aula è stato ascoltato il proprietario del locale che ha quantificato il danno subìto in 5.000 euro e ha riconosciuto il cellulare che era stato sottratto. Dopo aver ascoltato anche la relazione dei Vigili del fuoco, l’accusa, a conclusione dell’istruttoria, ha chiesto la condanna a cinque anni e sei mesi, richiesta di condanna accolta solo parzialmente dal giudice che ha condannato l’uomo a due anni e otto mesi di reclusione e 1.280 euro di multa per il furto aggravato e ha assolto l’uomo dall’accusa di incendio doloso.