Cuneo – Non è solo la vicenda Elva e Ostana, con il Comune della valle Po che ha chiesto alla Regione l’accesso agli atti della Commissione tecnica che ha scelto il borgo in val Maira per il progetto del Pnrr. Ma è l’Uncem dei comuni montani che a distanza di quattro mesi dalla pubblicazione del dossier con tutte le schede del Pnrr per Comuni e Montagne, ad avanzare sempre più dubbi e a chidere che il Pnrr sia modificato.
“Il Pnrr deve cambiare – spiega Marco Bussone, presidente Uncem – ma non come dice qualcuno, cambiare per via di caro-energia o altre necessità che derivano dal complesso contesto nel quale cimuoviamo. Deve cambiare per evitare un tutti contro tutti pericoloso, come Uncem ripete da un anno. E per evitare di mandare i comuni in crash tra dieci bandi da cento pagine che al posto di generare coesione, contrappongono gli Enti come in lotterie. L’esempio del caotico bando borghi del Ministero della cultura è solo uno. Anche su scuole e asili si stanno facendo errori, finendo per penalizzare chi ne ha più bisogno. E premiando invece i migliori, che migliori sono già. O evitiamo di lasciare indietro qualcuno, o togliamo di mezzo le sperequazioni, altrimenti il rischio è che aumentino. In particolare tra aree urbane e aree montane, tra piccoli e grandi Comuni. E non va bene. I Comuni devono essere spinti a lavorare insieme, a costruire strategie e a pianificare insieme il futuro delle loro comunità. Altrimenti, se vincono solo alcuni, pochi, siamo, sono tutti perdenti”.