È un “tempo confuso che ha perso di vista il senso delle cose”, sintetizza con lucidità Laura Boldrini in un passo della lunga intervista pubblicata in queste pagine. La ricerca di senso fa tutt’uno con la sua versione pratica che si declina in termini di impegno, di responsabilità nella difesa dei diritti civili e umani. I valori a fondamento dell’esistenza nella comunità degli uomini cercano la via della loro realizzazione nel quotidiano in mezzo a ostacoli e gesti di ignoranza collettiva.
Laura Boldrini, già presidente della Camera dei Deputati nel 2013, non si fa certo scrupolo nel far chiarezza a tutto campo.
Sulle numerose problematiche sociali messe sul tavolo chiama in causa le posizioni a cui non risparmia critiche senza esclusione di colore politico. Da un lato Boldrini vede una tendenza marcata verso l’aggressività contrabbandata come schiettezza, mentre sul fronte opposto registra un “abbandono di alcune battaglie storiche, come la tutela del lavoro, della salute, della giustizia sociale, e il cedimento su molti valori e principi identitari”.
A fronte di una “retromarcia” sul tema dei diritti civili, che si esprime anche nella delegittimazione violenta verso chi “non risponde ai canoni consolidati e tradizionali”, la Boldrini richiama a un genuino senso della partecipazione, anima della politica democratica, a spinte ideali che sostengano la coscienza di comunità. La confusione di valori, dice, porta a una narrazione fuorviante sul tema dei migranti, sul ruolo della donna della società civile, sul rispetto delle scelte personali perché lo sguardo sui diritti civili deve essere ad ampio raggio, senza badare ai confini nazionali.
Una visione che si espone al rischio di pessimismo, a cui Laura Boldrini oppone però una fiducia verso le giovani generazioni cui quelle adulte devono però offrire una onesta cultura delle relazioni umane. Insieme il suo pensiero apre al richiamo alla responsabilità individuale frutto maturo di una coscienza civile fondata sulla conoscenza reciproca e aperta all’inclusività.
Laura Boldrini- Una storia aperta
a cura di Eleonora Camilli
Edizioni Gruppo Abele
15 euro