Valmala – In occasione della cerimonia nel ricordo dei caduti partigiani di Valmala, il rettore del Santuario don Federico Riba ha sottolineato che “di fronte all’eccidio, di fronte alla violenza e ai venti di guerra di questi giorni, credo che le parole corrano il rischio di essere banali: e allora ne dirò poche. Fare memoria significa far vivere un fatto del passato nel presente per sentire forte un impegno per l’oggi e per il domani, facendo in modo che certe cose non succedano più, per quanto dipende da noi”. E ancora: “Un pensiero dal Vangelo: nel brano delle tentazioni di Gesù nel deserto, c’è la tentazione del potere! Quella pretesa di potere sugli altri, che si può tradurre anche come un voler controllare tutto e tutti! Il Vangelo ci dice in modo forte che il pensare di poter decidere della vita degli altri e di poterne manipolare la sorte ha una radice diabolica! O come la definisce Papa Francesco: “E’ l’insensatezza diabolica”! E la cosa più orribile è vedere un uomo che opprime con forza, e purtroppo anche sopprime con forza un suo fratello! E questo è davanti agli occhi di tutti!”. Don Federico ha aggiunto: “In questo luogo, toccato dal Paradiso nel 1834 e bagnato dal sangue il 6 marzo 1945, vogliamo presentare ‘il peso delle lacrime’ della storia dell’umanità: lacrime che salgono fino al cuore di Dio, attraverso Maria piangente, apparsa qui. Le sue lacrime ancora oggi si mescolano alle nostre, per ricordarci che nessuna sofferenza è dimenticata dal Cielo, e nessun figlio è dimenticato dal Padre! Concludo con un pensiero di Maria Montessori: ‘Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa alla competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra’ ”. L’orazione ufficiale è stata tenuta dalla figlia del non dimenticato partigiano verzuolese Angelo Boero (‘Edelweiss’): Michela Boero (nella foto) ha dipinto le figure di questi partigiani come i “protagonisti della Resistenza”, ricordando a tutti l’importanza fondamentale di essere protagonisti oggi, nella società.