Cuneo – Corse tagliate, treni ridotti. La situazione per pendolari e studenti rimane sempre difficile nonostante l’ondata Covid sia in diminuzione e le quarantene anche. Erano stati questi infatti i motivi che avevano indotto la Regione a tagli di corse, per mancanza del personale costretto a casa in isolamento e quarantene. Ad accorgersene anche il Pd provinciale che con una lettera chiede di ritornare alla normalità e soprattutto di riportare al centro il discorso sulla pianificazione della mobilità a livello regionale.
“Qualche tempo fa – scrive il Pd provinciale – avevamo sollevato dubbi sul taglio di molte corse di treni effettuato dalla Regione Piemonte, ci venne detto allora, per cause contingenti legate alla mancanza di personale per l’emergenza Covid. Abbiamo responsabilmente aspettato, abbiamo voluto dare credito agli amministratori regionali e non fare polemica sterile. Ma oggi i dubbi restano ed anzi vengono amplificati dalle scelte che continuano ad essere perpetrate “sulla pelle” di lavoratori e studenti pendolari. Oggi che la situazione quarantene è migliorata non ci sono motivazioni per continuare a tollerare questo pesante disservizio, che continua dalle cancellazioni dei treni del primo lockdown.
Il tutto avviene in un contesto allarmante di qualità dell’aria che ha indotto la Regione a bloccare il traffico di determinate categorie di veicoli aggravato da una condizione precaria e di ormai palese inadeguatezza della rete stradale della provincia Granda. Ci pare che sia ormai inevitabile una seria riflessione sulla mobilità che porti ad una pianificazione strategica ed integrata sia per ciò che riguarda lo spostamento di persone (privato e pubblico) che di merci”.