Ceva – Nel carrello della spesa, al Mercatò di Ceva, aveva messo pochi articoli ma nello zaino che portava in spalla aveva nascosto 56 euro in scatolette di tonno. Dopo essere passato alle casse venne fermato dalla dall’addetto alla sicurezza che lo aveva visto mentre nascondeva la merce nello zaino e a quel punto E.O.M. di origine marocchina, rinviato a giudizio per lesioni e tentata rapina impropria avvenuta il 25 maggio del 2020, aveva cercato di fuggire, rincorso dalla guardia. Fuori dal supermercato i due ebbero un vivace scontro sotto gli occhi degli altri commessi che si erano avvicinati alle vetrate per capire quanto stava avvenendo.
“L’uomo aveva preso a testate il torace della guardia per cercare di allontanarlo e darsi alla fuga – ha riferito il commesso di un negozio di fronte al supermercato”. “L’ho visto allontanarsi senza lo zaino e poi tornare indietro aggredendo la guardia alle spalle – ha raccontato un’altra commessa – gli ha dato un morso sulla mano per cercare di riprendersi lo zaino. Si sono azzuffati e poi quello è fuggito di nuovo a piedi”.
Sul posto oltre allo zaino E.O.M. aveva però lasciato anche l’auto con cui si era recato al supermercato, una Mercedes, e quando è salito a bordo per andarsene, un passante annotò il numero di targa grazie al quale i carabinieri lo hanno rintracciato qualche giorno più tardi. Grazie anche all’identificazione da parte della guardia giurata, l’uomo è stato rinviato a giudizio e processato. Per lui, gravato già da precedenti, l’accusa ha chiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione e 900 euro di multa. La difesa dell’uomo ha invece contestato l’identificazione dell’uomo, che quel giorno, poco dopo la fine del lockdown, indossava la mascherina, e la lieve entità sia della lesione, guarita in due giorni, sia del valore della merce, poche scatolette di tonno. Il giudice ha però accolto la ricostruzione dell’accusa condannando l’uomo a 2 anni e 6 mesi di reclusione e 500 euro di multa.