Busca – Dopo due settimane dal rientro a scuola, con il Governo che ha adottato la linea dura del non chiudere le scuole e la curva dei contagiati dal Covid in continua crescita, i presidi sono in prima linea nella gestione delle positività tra alunni e docenti, lamentando una situazione di caos.
“Il problema è che la scuola deve gestire questo numero elevato di alunni positivi attenendosi alle direttive, perché l’Asl è in grande difficoltà con i tracciamenti – dice Davide Martini – dirigente dell’Istituto comprensivo cittadino -. Chiedo alla famiglie una tempestiva comunicazione con la scuola al fine di gestire al meglio la situazione ed evitare, per quanto possibile, la didattica a distanza, che ribadisco, non piace a nessuno”.
Questa la situazione a ieri, 21 gennaio, nelle scuole buschesi: a Castelletto, alla scuola dell’infanzia, sono due le sezioni con attività sospesa in presenza e una classe con attività sospesa alla primaria.
A San Chiaffredo, all’asilo parrocchiale una sezione a casa su tre, alla primaria, una classe con attività sospesa ed una in sorveglianza sanitaria.
A Busca, all’infanzia tutti presenti, al Don Becchis isolate tre sezioni su cinque, alla primaria, sei classi con attività in presenza sospesa, alla scuola secondaria di I grado, una classe in sorveglianza sanitaria e all’infanzia tutti presenti.
“Abbiamo dovuto riorganizzare in parte il servizio mensa e assistenza per le classi in sorveglianza che, nel rispetto delle raccomandazioni ministeriali, hanno consumato il pasto in classe ovvero isolate rispetto alle altre – dice Lucia Rosso, assessore all’istruzione -. Al momento il servizio è stato garantito”.