Garessio – Colpito alle spalle con un violento calcio all’altezza della mandibola solo perché accusato di aver ripreso con il cellulare la lite tra due ragazzi. Il fatto è accaduto a maggio 2020 in un parco cittadino dove due gruppi di amici si erano ritrovati casualmente nello stesso momento. M. A. G., il ragazzo accusato di lesioni personali aggravate, si era incontrato con due amici e con uno di questi aveva iniziato a litigare; dalle parole i due erano passati anche alle botte, osservati da lontano dai ragazzi dell’altro gruppo, di cui faceva parte la parte offesa costituita in giudizio. “Avevamo comprato delle pizze da asporto – hanno raccontato gli amici della vittima – e le avevamo portate ai giardinetti per mangiarle per poi andare a fare un giro. Conoscevamo di vista gli altri ragazzi anche se non ci frequentavamo. Abbiamo visto M. A. G. che faceva a pugni con un altro e a un certo è venuto verso di noi accusando O. O. di aver ripreso la lite col telefono. Il nostro amico ha negato, era seduto di spalle sul gradino del marciapiede e M. A. G. gli ha tirato un calcio all’altezza del collo. Per qualche secondo ha perso i sensi, lo abbiamo aiutato a rialzarsi, si era rotto l’apparecchio e aveva perso dei denti, perdeva sangue dalla bocca e dall’occhio”. Gli amici hanno allontanato l’aggressore e hanno chiamato i genitori della vittima che è stata trasportata subito al pronto soccorso e di lì all’ospedale di Mondovì dove è stato operato per la frattura della mandibola e della mascella. L’udienza è stata rinviata all’11 gennaio per ascoltare un testimone della difesa e per sentire la relazione del consulente di parte civile.