Cavallermaggiore – All’età di 105 anni, l’alpino Giovanni Alutto il più anziano tra gli Alpini reduci di Russia ancora in vita di tutto il Piemonte Nord-Ovest. Classe 1916, mantiene viva la memoria ricordando amici e compagni che non sono più ritornati dal fronte russo. La sua longevità, in equilibrio mentale e fisico, è strabiliante ma lui dice: “Non ho fatto nulla. Sono semplicemente stato fortunato”.
Mercoledì 17 novembre Giovanni ha festeggiato il suo compleanno con una festa organizzata a sua insaputa dai figli a cui hanno partecipato le rappresentanze Ana di Cuneo e Mondovì (il past president Sezione Ana monregalese, Gianpiero Gazzano gli ha donato la spilla dei Reduci di Russia che gli era stata sottratta qualche tempo fa), e le autorità con il presidente della Regione, Alberto Cirio, e il sindaco di Barbaresco, Mario Zoppi. A questa prima cerimonia “in famiglia” ne seguirà una seconda ufficiale, domenica 21 novembre, in Comune a Carmagnola, dove oggi risiede con i figli.
Giovanni Alutto è nato a Barbaresco da una famiglia di agricoltori. Terzogenito segue la sorella Giulia di 12 anni e il fratello Luigi di 10. Dopo aver conseguito il diploma di quinta elementare, a 21 anni arriva la cartolina precetto, viene chiamato al distretto di Mondovì ed inviato al 2° Reggimento Alpini della Divisione Cuneense nel battaglione di Borgo San Dalmazzo. Viene preso in forza dalla 13ª Compagnia, assegnato al plotone promosso caporale e poi sergente maggiore ed inizia il suo percorso a fianco degli Alpini.