Astrid è un’adolescente costretta a diventare donna troppo presto. L’ambiente, la famiglia hanno bruciato le tappe della sua vita. “I genitori erano partiti per la loro avventura tanto tempo fa”. A crescere Astrid avevano pensato i nonni.
Il suo mondo si era allora ristretto a una giostra del nonno ormai “ferma nel tempo”: macchinine di latta, carro dei pompieri con la sirena da suonare e le ruote “che giravano davvero”, cavalli di lucente legno laccato. Niente a che vedere con le moderne attrazioni che la circondavano. Faceva la figura di “un carillon antico posizionato sopra un mobile moderno”.
È il doppio volto del luna park abbozzato con pochi rapidi tratti. Anzitutto un aspetto più personale, vissuto dal di dentro. Lì non c’è spazio per grandi sogni leggeri. È un lavoro. Il volto gioioso di fronte al pubblico, nasconde le quotidiane preoccupazioni, la fatica e persino aspre tensioni tra colleghi.
Per questo Astrid ha un carattere scontroso, sempre sulla difensiva, spesso anzi propenso a un attacco preventivo. Poi c’è il volto che appare ai clienti. Luci, suoni, sogni di pochi attimi. Un mondo a parte di felicità, non importa se illusoria.
È ciò che cerca “Orrrrrazio”, proprio con una sequela di “r” perché quel ragazzo è affetto da una grave forma di dislessia per cui ha difficoltà a formulare una frase, a pronunciare bene le parole.
Ma lui guarda con occhi trasognati la giostra di Astrid senza curarsi delle altre. È così avvinto da quel meccanismo da passare ore a osservarlo tanto da attirare la reazione della ragazza.
Lei, però, dovrà ricredersi e anzi compiere un estremo gesto di generosità, dopo che al lettore avrà mostrato anche il suo lato tenero dietro la scorza burbera.
In fondo il mondo di Orazio non è molto dissimile dal suo. C’è la superficie e c’è il fondo umano fatto di dolore e di nostalgia di serenità.
Una piccola storia sospesa tra i ricordi che tutti ci portiamo dietro dei luna park. Un invito a guardare al quotidiano dei “viaggiatori della luna” e, perché no, anche al loro cuore, guidati da una scrittura senza fronzoli, immediata, come semplici e colorate sono le illustrazioni di Daniele Guolo.
Astrid. La giostraia
di Filippo Bessone
Golem
18 euro