Ostana – Sabato 13 novembre alle 11, presso il centro culturale Lou Pourtoun di Ostana (frazione S. Antonio, 17) viene sottoscritta la carta di intenti della Comunità custode di Biodiversità “Acque del Monviso”, una rete di cittadini residenti, associazioni, professionisti che lavorano ad Ostana che si impegnano per favorire lo sviluppo di un modello partecipato per la conservazione delle risorse idriche e degli elementi della biodiversità dei corsi d’acqua e delle aree umide. Il capofila del progetto è il Comune di Ostana, coadiuvato dal Parco del Monviso, e i sottoscrittori sono la cooperativa Viso a Viso, il Monviso Institute, il Centro per lo studio per i fiumi aAlpini – Alpstream, l’associazione Vesulus, l’associazione ATAAI, la Walden srl, Il Bosco Incantato, l’azienda Agrituristica A Nosto Mizoun e il rifugio La Galaberna.
Nel corso della presentazione sono previsti gli interventi di Simona Gaido, funzionario del settore Biodiversità e Aree Naturali della Regione e responsabile del progetto Probiodiv, di Paolo Varese, consulente per il Pitem Biodiv’alp della Regione e di Davide Marino, docente di Economia Agraria ed Estimo dell’Università del Molise che, coadiuvato da Margherita Palmieri, ha curato la mappatura dei servizi ecosistemici connessi alla costituzione delle comunità custodi; l’incontro sarà trasmesso in diretta Facebook sulla paginawww.facebook.com/BiodivALP, dove sarà poi disponibile anche per fruizioni future.
“Questa giornata segna ufficialmente la nascita di una comunità, di una rete, già consolidata sul territorio di Ostana – precisa il presidente del Parco del Monviso, DarioMiretti – ma con una consapevolezza in più, quella di essere parte di un ambiente ricco di biodiversità che fornisce bellezza, benessere e importanti servizi ecosistemici in grado di attivare nuovi percorsi di crescita, anche economica, sostenibile”.
L’istituzione della Comunità custode di Ostana fa parte del progetto singolo Probiodiv, inserito nel più ampio Pitem Biodiv’ALP, che prevede la costituzione di altre tre realtà analoghe in Piemonte, a Carnino nel comune di Briga Alta, in valle Grana e in valle Susa.
Ad Ostana il tema sul quale si impegna la Comunità custode è quello dell’acqua, in relazione alle numerose emergenze conservazionistiche locali, a partire dal Po e dai suoi abitanti, dalle trote al meno conosciuto scazzone sino ad una variegata comunità di insetti che nelle varie fasi di vita frequentano il fiume e i ruscelli di Ostana, passando per le torbiere e le aree umide in quota, veri e propri scrigni di biodiversità e stranezze vegetali come la drosera, una tra le poche piante carnivore “autoctone”, fino a immaginare e mettere in pratica un sistema sostenibile di utilizzo e smaltimento dell’acqua di uso civile, in grado persino di supportare la nascita di nuovi elementi di biodiversità.