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Martedì 26 novembre 2024

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Al Civico di Caraglio due giorni per indagare il male

Sul palco Luca Serra Busnengo diretto da Maurizio Bàbuin nei panni dell’odiatore, del “maschio feroce”, padrone

La Guida - Al Civico di Caraglio due giorni per indagare il male

Caraglio – Venerdì 8 e sabato 9 ottobre, alle 21, per la stagione “Come sassi nell’acqua-Reloaded”, il Teatro Civico di Caraglio ospiterà “Io Odio – Apologia di un bulloskin”, primo capitolo della nuova trilogia “Indagare il male”, prodotta da Santibriganti Teatro in collaborazione con la fondazione Piemonte dal Vivo.

Il testo, nato da alcune riflessioni sulle devianze protocriminali e loro sviluppi, sorgenti spesso in età adolescenziale, è stato scritto da Valentina Diana e vedrà in scena Luca Serra Busnengo, diretto dalla regia di Maurizio Bàbuin, che spiega: “L’intento è indagare la nascita e lo sviluppo del male, che è soprattutto maschio, perché è spropositato il divario: per una donna che si macchia, ci sono cento uomini che delinquono, feriscono, stuprano, uccidono, disprezzano; considerando i fatti, più o meno gravi di cui si viene a conoscenza e quelli assai più numerosi che restano sconosciuti”.

L’obiettivo artistico è quello di sviluppare una riflessione che si incentri su categorie e loro derive tristemente protagoniste della nostra contemporaneità. Dal palco, l’odiatore svelerà, provocherà e non avrà remore a dire fino in fondo quello che pensa, raccontando ciò che ha fatto e urlando il suo odio, ormai sdoganato. Allo stesso tempo cercherà di portare in luce l’ipocrisia, facendo uscire alla luce l’odiatore che è presente in ogni persona.

“Indagare il male” nasce come manifestazione del “maschio feroce”, padrone, in modo ancestrale votato alla lotta, non più per conquistare il sostentamento, ma crogiolandosi in posizioni di potere che irrorano di piacere o perdendosi alla ricerca di uno status frutto di retaggi non più tollerabili. Fare luce nel torbido, abituarsi a vedere, esaminando il processo dall’interno, dal punto di vista di chi il male lo fa, senza etichettare, escludendo il giudizio, esponendo i casi nella loro nudità perché la crudezza da sola può illuminare e conoscere e capire aiuta a superare.

Biglietto a 13 euro con le consuete riduzioni e la prenotazione  allo 011-645740 (dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 16.30).

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