Cuneo – Durante una manifestazione di gruppi anarchici davanti al carcere del Cerialdo, in solidarietà ai detenuti del 41 bis, che si svolse l’8 giugno del 2019, venne sottratta una telecamera che era stata posizionata dalla Polizia scientifica di Torino. Imputato del reato di furto aggravato è F.B. di Parma, che dalle immagini di altre telecamere appartenenti alla Polizia penitenziaria, venne immortalato negli istanti immediatamente precedenti e successivi al momento del furto. Dai movimenti che faceva, prima alzava un braccio verso il muro e poi tirava indietro il braccio come a staccare via dei fili, gli agenti della Questura di Cuneo dedussero che era stato lui a sottrarre la telecamera. Di questa telecamera si parlava anche in un sito d’area anarchica pochi giorni dopo la manifestazione in un articolo intitolato ‘spioni’, in cui si faceva cenno al ritrovamento della videocamera. In udienza, però, non è stato possibile definire con certezza la posizione dell’imputato rispetto al muro dove era stata collocata la telecamera, mimetizzata in un mattone bucato, poiché nessuno dei tre testimoni della Questura di Cuneo aveva provveduto personalmente al posizionamento della telecamera, “sono strumenti non in dotazione alla Questura di Cuneo – ha riferito uno dei testimoni – ed è quindi intervenuta la Scientifica di Torino a posizionarla e poi a identificare il soggetto che si vedeva nelle immagini della Polizia penitenziaria”. Ai fini della decisione si è reso quindi necessario raccogliere la testimonianza del vicecommissario di Torino che aveva materialmente compiuto l’operazione, nell’udienza del 15 ottobre.