Prato Nevoso – Mentre trascorreva la notte di capodanno del 2020 a Prato Nevoso, nella folla di migliaia di ragazzi, gli rubarono il portafogli, con circa 120 euro, dalla tasca del giubbotto. Il giovane (M. P. di Genova) si accorse di quel movimento e vide due ragazzi che si allontanavano tranquillamente. Li raggiunse e gli disse di ridargli indietro i soldi rubati: i due invece si limitarono a mettergli in mano 20 euro, dicendogli di andarsene. Il ragazzo, all’epoca 17enne, si rivolse ai Carabinieri che iniziarono a cercare i due ladri. Nella ricerca dei due vennero coinvolti anche gli agenti della Questura di Cuneo in servizio quella sera al “Capodanno in conca”. “Mentre cercavamo questi due ragazzi – ha riferito il commissario capo della Polizia di Stato – la giovane vittima mi indicò con certezza uno dei due vestito con un giubbotto rosso; quando lo fermammo era molto nervoso e alla richiesta di mostrare le tasche, estrasse dalle tasche della giacca e dei pantaloni molte banconote tutte accartocciate. Lo denunciammo a piede libero”.
Per l’accusa il furto aggravato dalla destrezza è stato provato in dibattimento e per A. B. E., l’unico imputato al processo, è stata chiesta la condanna a quattro mesi con 150 euro di multa. Una prova di colpevolezza che invece per la difesa non era stata affatto raggiunta, poiché la presunta vittima si sarebbe contraddetta relativamente al colore delle giacche indossate dai suoi ladri e comunque non si trattava di furto aggravato, vista la modalità con cui si era verificato il fatto, e quindi, dato che il giovane aveva nel frattempo rimesso la querela, in caso di furto semplice è stato chiesto il non doversi procedere. Il giudice ha invece accolto la richiesta dell’accusa condannando A. B. E. a sei mesi di reclusione e 150 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali (immagine di repertorio).