Il caso pre-liste di attesa finisce anche in Parlamento con un’interrogazione al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, da parte di Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.
Grimaldi seguendo il caso sollevato dalla consigliera regionale del suo gruppo, Giulia Marro, chiede di fare chiarezza sulla gestione delle liste d’attesa all’Asl Cn1 e del Santa Croce e Carle di Cuneo.
“Di fronte a una situazione che continua a creare disagi e incertezza ai cittadini, ho ritenuto necessario interessare il Ministero della Sanità di quanto sta avvenendo in Piemonte – dichiara Grimaldi – È un atto per dare voce alle tante persone che non riescono ad accedere agli esami nei tempi previsti, con gravi conseguenze per la salute, e per fare chiarezza in merito ad una vicenda dove tante parole sono state spese ma per ora con pochi risultati. Attendiamo di sapere quali saranno gli atti del Ministero per superare l’inammissibile situazione in cui non è possibile prenotare una visita, nemmeno se ugente”.
Nell’interrogazione si fa un caso specifico: “la Direzione regionale dell’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha disposto la sospensione della procedura in attesa di ulteriori accertamenti, coinvolgendo le direzioni dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle e dell’Asl CN1; a seguito dell’interruzione di tali pratiche, tuttavia, si è determinata l’impossibilità di prenotare visite, anche urgenti. È stata diffusa una mail dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’ospedale in questione, nella quale si informava che la possibilità di prenotare un controllo TAC post-intervento sarebbe stata subordinata al ripristino del programma informatico di prenotazione — attualmente sospeso — previsto presumibilmente per fine ottobre o inizio novembre. Eppure in data 23/09/2025 durante il question time in Consiglio regionale del Piemonte, l’assessore alla Sanità ha negato l’esistenza di blocchi delle prenotazioni, affermando tuttavia che “Tutte le agende di prenotazione sono strutturate secondo le indicazioni normative nazionali e regionali e il sistema informatico del CUP regionale, utilizzato per tutte le prestazioni ambulatoriali e di diagnostica strumentale sul territorio della regione, consente la visibilità dei posti disponibili in classe B nei dieci giorni successivi alla data di contatto da parte del cittadino (call center, app)”, cosa che determina di fatto l’impossibilità di prenotare laddove non ci sia posto nei dieci giorni successivi; se confermata, la sospensione delle agende di prenotazione rappresenterebbe una grave violazione del diritto dei cittadini all’accesso tempestivo alle cure, sancito dalla normativa nazionale e regionale”.





