A seguito delle recenti nevicate e delle condizioni meteorologiche che si possono già definire invernali in quota, operatori della francese Riserva naturale nazionale di Ristolas–Mont Viso hanno effettuato la chiusura annuale del Buco di Viso, che da oggi è dunque chiuso sul versante francese fino alla prossima primavera inoltrata. Come ogni anno, la riapertura sarà disposta in base alle condizioni meteorologiche e allo stato di innevamento, in una data che resta quindi da definire. Inserito nell’elenco dei “Monumenti storici” redatto dal governo francese, il Buco di Viso è una galleria scavata nella roccia lunga circa 75 metri che collega l’Italia con la Francia mettendo in comunicazione i territori comunali di Crissolo e Ristolas. Si trova sotto il versante che separa la Valle Po da quella francese del Queyras, ad un’altitudine di 2.882 metri, poco più in basso rispetto al colle delle Traversette a quota 2.950 m. È noto per essere stato il primo traforo alpino della storia e rappresenta una delle più antiche opere di ingegneria civile realizzate in alta montagna. La realizzazione di quest’opera nacque dalla volontà del suo promotore, il marchese di Saluzzo Ludovico II Del Vasto. Di orientamento politico filo-francese e ostile ai Savoia, che minacciavano l’autonomia del suo marchesato, egli stipulò un accordo con il re di Napoli Renato d’Angiò, che ricopriva anche la carica di conte di Provenza e, pertanto, era vassallo del re di Francia Luigi XI.
