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Venerdì 26 settembre 2025

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“Casa Extra è casa, amici, famiglia”

Inaugurato, nell'ex Casa del Fascio femminile a Cuneo, il nuovo progetto di autonomia abitativa e lavorativa avviato dal Consorzio socio assistenziale del Cuneese

Cuneo

La Guida - “Casa Extra è casa, amici, famiglia”

E’ stata inaugurata oggi (venerdì 26 settembre) a Cuneo, Casa Extra. Realizzata negli spazi dell’ex Casa del Fascio femminile, in via Bartolomeo Bruni 6, la nuova struttura gestita dal Consorzio socio assistenziale del Cuneese è nata dal desiderio di trasformare un edificio dal passato fortemente connotato dalla storia (era la sede della Casa del fascio femminile), in uno spazio vivo, accogliente e proiettato al futuro.
L’edificio, di proprietà del Comune di Cuneo e concesso in comodato al Consorzio Socio Assistenziale del cuneese, è diventato uno spazio abitativo grazie ai lavori di riqualificazione che hanno portato alla realizzazione di due appartamenti in cui, da luglio, sono ospitati 13 ragazzi con disabilità intellettive impegnati in un percorso di autonomia abitativa e lavorativa; un monolocale al piano terra, destinato a persone in uscita da situazioni di grave marginalità e ad uno spazio che ospita gli uffici del Servizio Integrazione al Lavoro del Consorzio socio assistenziale del Cuneese, prima collocati nella Caserma Cantore.
“Oggi per noi è un giorno molto emozionante, risultato di un lavoro di squadra grandissimo – ha detto Giulia Manassero, direttore del Consorzio socio assistenziale del Cuneese -. Questa casa, Casa Extra, deve diventare un luogo di dialogo continuo con il quartiere che la circonda”. E il presidente del Consorzio Giancarlo Arneodo: “I diritti individuali esistono, anche quelli sociali, come i doveri”.

La trasformazione della struttura (1.100.000 euro l’investimento complessivo) è stata resa possibile grazie al finanziamento del Pnrr – Missione 5 (430.000 euro) , ai fondi del Comune di Cuneo (460.000 euro) e alla collaborazione con Atc Piemonte Sud, che ha coordinato la progettazione e l’esecuzione dei lavori, durati 10 mesi. Fondazione Compagnia di San Paolo (135.000 euro), nell’ambito del bando Prospettive urbane e Fondazione Crc (65.000 euro) hanno sostenuto l’allestimento degli interni, il recupero artistico degli spazi esterni e la promozione di attività di welfare di comunità, perché questo sia uno spazio aperto al territorio circostante, anche grazie alla sinergia con il Comitato di Quartiere Cuneo Centro. Il progetto sociale è stato realizzato con le Cooperative Sociali Proposta 80, Animazione Valdocco e Insieme a Voi, i cui operatori, insieme a quelli del Consorzio, hanno dato vita alle equipe multiprofessionali che accompagnano i percorsi di autonomia.
“Questa inaugurazione non è solo un taglio nastro, ma anche tanto lavoro e tanta tenacia – ha ricordato la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero -. Voglio ringraziare il Consorzio perché ha colto un’opportunità che il Pnrr dava. Di Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sentiamo parlare spesso, adesso non è più solo un acronimo, questo immobile è il Pnrr. Un edificio vuoto come questo genera disordine, lo sanno bene i residenti del quartire, la nostra intenzione era non solo di non sprecare questo spazio, ma anche di destinarlo alla migliore finalità. Siamo in centro Cuneo e qui, proprio nel cuore della città, abbiamo aperto una residenza per questi 13 ragazzi e ragazze, la realizzazione per loro di una casa in autonomia. Un ringraziamento alle famiglie che hanno avuto la fiducia e il coraggio di assecondare i ragazzi in questo percorso di crescita, sappiamo tutti che quando un figlio esce di casa è un orgoglio ma anche una preoccupazione, grazie per la fiducia. Ragazzi a voi i migliori auguri di buona vita”.

Casa Extra, un nome che racconta una trasformazione

Il nome scelto per questo edificio, Casa Extra è frutto di un percorso partecipativo che ha coinvolto i futuri residenti, istituzioni, stakeholder e comunità del quartiere e vuole raccontare questa trasformazione. Extra richiama la capacità di andare oltre, rielaborare il passato e trasformarlo in energia positiva; Casa evoca calore, quotidianità e convivenza: un luogo accogliente per l’intera comunità.
L’identità visiva e gli interventi creativi sulla facciata e nel cortile interno, a cura dell’Associazione Art.ur, sono stati ideati da Costanza Matteucci col collettivo franco-italiano Atelier Bruits, con l’obiettivo di trasformare l’edificio in un segno riconoscibile e vivace nel quartiere.

Un nuovo senso di comunità

Presenti all’inaugurazione l’assessore regionale Marco Gallo, le onorevoli Chiara Gribaudo (“Oggi a Cuneo si trasmette un senso diverso di fare comunità, credo sia importante investire così le risorse dei cittadini. Bisogna farlo, bisogna volerlo fare, lavorare insieme per affrontare la sfida di nuovi bisogni e nuove necessità e trasformarle con concretezza”) e Monica Ciaburro (“I soldi spesso non fanno la differenza, ma la fanno quando si mettono in campo per realizzare progetti di comunità come questo. In questa zona ho trascorso la mia infanzia e vederlo recuperato mi fa enorme piacere, è un orgoglio per l’amministrazione, ma anche di tutti quelli che hanno contribuito. Non sempre gli strumenti economici mettono in piedi progetti che rispondono a esigenze concrete, questa volta è successo ed è meraviglioso”).

Ezio Raviola, Compagnia di San Paolo: “Casa Extra a Cuneo è il primo progetto che viene inaugurato con i fondi del bando Prospettive Urbane. Come dice Quaglia, da soli si va veloci ma insieme si va molto lontani”.

Mauro Gola, presidente della Fondazione Crc: “Rigenerazione urbana per noi significa comunità, lo abbiamo dimostrato con il Rondò dei Talenti. Un progetto di inclusione sociale significa non lasciare mai indietro nessuno, ma significa anche sentimento di appartenenza alla stessa comunità umana. Un grazie corale vada a tutti quelli che hanno finanziato la realizzazione di questa opera che è anche frutto di coesione tra le istituzioni”.

Roberto Ghiglione, Atc Piemonte Sud: “La forza attrattiva di un territorio dipende in misura rilevante dalla capacità dei soggetti del territorio di canalizzare le energie”.

“Casa Extra, è casa, è famiglia”

Emozionatissimi i giovani ragazzi che con questo progetto hanno visto realizzare il proprio sogno. “Per noi Casa Extra vuol dire famiglia, amici, convivenza” hanno detto.

 

   

 

 

 

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