Dopo un anno dalla chiusura della precedente filiale e una partecipata raccolta firme promossa dal Comitato di quartiere, Confreria avrà di nuovo una banca.
Lunedì 6 ottobre aprirà i battenti la sede della Banca di Caraglio nei rinnovati locali di via Antonio Carle a Confreria dove, in queste settimane, gli operai lavorano senza sosta per sistemare gli ultimi dettagli.
Si tratta della terza filiale a Cuneo (le altre due sono in corso Nizza e a Madonna dell’Olmo) della Banca di Caraglio e sarà affacciata su una strada di notevole afflusso, crocevia di collegamento tra l’altopiano cuneese e le vallate circostanti e a pochi passi dall’ospedale Carle e dall’area dove si progetta il nuovo ospedale di Cuneo. La filiale sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, per operazioni di sportello, dalle 8,20 alle 13,10, e, per attività di consulenza, dalle 8,20 alle 13,10 e dalle 14,20 alle 16,40.
“L’apertura di questa nuova filiale è un segnale concreto della nostra volontà di investire e radicarci sempre più nell’area di Cuneo e dintorni – dichiara Livio Tomatis, presidente della Banca di Caraglio –. In questo modo la comunità di Confreria tornerà ad avere la possibilità di usufruire di tutti i servizi erogati da uno sportello bancario, come richiesto in questi mesi dalla popolazione”.
La nuova filiale di Confreria accoglierà inoltre la clientela attualmente radicata sulla filiale di San Defendente di Cervasca, sportello che per motivazioni di carattere logistico non sarà più operativo. Tutta la clientela di San Defendente ritroverà nei nuovi locali di via Carle, 2 il team guidato da Mauro La Volla. A servizio del territorio del comune di Cervasca resta a disposizione anche la locale filiale di via Cuneo 3, anch’essa oggetto di recente ristrutturazione.
“I nuovi locali di Confreria sono stati predisposti proprio per venire incontro anche alla clientela di San Defendente di Cervasca, che a breve distanza dai nostri precedenti uffici, potrà così godere di spazi più moderni e funzionali – conclude Tomatis -. Tutto ciò testimonia la forte attenzione dell’istituto di credito nel mantenere presidi territoriali a diretto contatto con la clientela, unendo ai servizi di un istituto di credito tradizionale, quelli ormai insostituibili di banca digitale”.