Nata nel biellese ma impegnata da alcuni anni nella valorizzazione del patrimonio documentale legato alla produzione serica in provincia di Cuneo, Tacafile, il cui nome deriva proprio da una delle attività fondamentali della lavorazione della seta, ha come obiettivo quello di tessere reti e, appunto, attaccare i fili di diverse realtà e territori accomunati dal filo rosso della produzione, della lavorazione, del commercio della seta. Questo filo rosso è ben visibile e ben descritto dagli archivi e dai documenti in essi conservati. E’ proprio dal censimento delle filande e dei setifici del Cuneese (realizzato nel 2019) e dal conseguente recupero dell’archivio dei Setifici Manissero di Racconigi, realizzato tra il 2020 e il 2021, che è nata l’idea di valorizzare i documenti di questi archivi per far emergere il loro valore nel presente. Un valore non solo legato alla ricerca storica ma anche culturale e turistico.
I principali risvolti di queste idee progettuali originarie sono stati un percorso turistico e cicloturistico denominato “La via verde della seta” e una mostra itinerante dal titolo “Silk and archives”. La via verde della seta collega le principali sedi di lavorazione della seta cuneesi del secolo scorso. Il percorso inizia a Racconigi, prosegue nella pianura attorno a Saluzzo passando per Verzuolo, Piasco e Busca. Proseguendo attraverso Dronero e scollinando a Montemale giunge a Caraglio, sede del Filatoio di Caraglio, quindi, rimanendo sulla pedemontana tra Vallera e Bernezzo, si ricongiunge con Cuneo da dove è facilmente raggiungibile Racconigi con i mezzi di trasporto pubblici per chiudere l’anello. Il percorso è stato tracciato in formato GPX grazie all’impegno di Emotionalp.
Il secondo risultato delle progettualità citate è la mostra “Silk and archives” che dopo l’esposizione presso la Fondazione Sella di Biella ha cambiato nome in “Seta. Luoghi e archivi dell’arte serica”. Il percorso espositivo narra la seta attraverso le fonti archivistiche di realtà cessate e in attività, comprende le produzioni dal filo all’alta moda, la narrazione storica sul lavoro delle filandere e i contatti con il Giappone. Rappresenta un viaggio nelle geografie della seta attraverso documenti, immagini e oggetti provenienti dagli archivi di enti e imprese che ne conservano l’affascinante storia.
Pannelli, documenti, materiali e abiti aiuteranno a svolgere la matassa della storia serica in Italia.
La mostra che, che occuperà gli ambienti della chiesa di San Paolo in Caraglio, sarà inaugurata venerdì 26 settembre alle 16 in occasione di due eventi molto importanti: la Fiera d’Autunno che si svolgerà a Caraglio per l’intero weekend e la notte europea dei ricercatori.
L’allestimento di “Seta. Luoghi e archivi dell’arte serica” rappresenterà anche l’occasione per invitare i visitatori a scoprire il tesoro della chiesa più antica del paese, con il suo campanile romanico e con gli affreschi quattrocenteschi al suo interno. La chiesa è stata oggetto di un recentissimo intervento di restauro e consolidamento. Proprio perché si vogliono collegare i fili di diverse realtà la mostra Seta vorrà essere proprio un primo momento per riscoprire San Paolo in tutta la sua bellezza, guidati da quel filo di seta che ci immaginiamo possa dialogare con gli abiti variopinti delle figure dei preziosi affreschi.
La mostra Seta sarà aperta fino al 10 di dicembre e sarà visitabile tutti i sabati e domeniche pomeriggio dalle 15 alle 18.
Per informazioni o per prenotare visite alla mostra Seta fuori dall’orario di apertura si può contattare l’associazione Tacafile all’indirizzo tacafile@gmail.com o seguendo gli aggiornamenti del sito www.tacafile.it o i canali social dell’associazione.
