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Mercoledì 24 settembre 2025

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Cuneo Civica al nuovo presidente del Miac: “L’area potrebbe ospitare grandi manifestazioni e un polo di innovazione”

Il gruppo consiliare di maggioranza guarda al futuro della partecipata con ottimismo

Cuneo

La Guida - Cuneo Civica al nuovo presidente del Miac: “L’area potrebbe ospitare grandi manifestazioni e un polo di innovazione”

Con riferimento alla nomina del nuovo cda del Miac, annunciato in Consiglio comunale dalla Sindaca Patrizia Manassero, pubblichiamo di seguito la lettera del gruppo consiliare Cuneo Civica.

Caro Presidente Gramondi, ci congratuliamo per la nomina alla guida del MIAC. Ci permettiamo di rivolgerci a Lei con l’appellativo CARO non per informalità, ma perché il MIAC è davvero caro a noi e a molti cuneesi: una realtà profondamente radicata nella storia della nostra città, che ha saputo intrecciarsi con il suo sviluppo economico e sociale. Come gruppo consiliare di maggioranza “Cuneo Civica”, ci sentiamo parte di questo legame.

Siamo orgogliosi di aver collaborato a lungo con il Suo predecessore, Marcello Cavallo, che ha condotto la società verso un risanamento economico solido, lasciando un ente in salute, pronto per affrontare una nuova fase. Una fase in cui sarà fondamentale dare forma a una missione rinnovata, capace di rispondere alle esigenze di oggi e alle sfide di domani. Il tempo del mercato del bestiame – cuore storico del MIAC – è ormai superato. Oggi occorre guardare avanti, e il contesto attuale offre una straordinaria occasione per trasformare l’area del MIAC in un punto nevralgico per eventi, manifestazioni e servizi al territorio. La zona è ampia, accessibile, dotata di parcheggi e attaccata all’autostrada: una risorsa strategica non solo per Cuneo, ma per l’intera provincia.

In questo senso, ci permettiamo di proporre una riflessione: l’area del MIAC potrebbe candidarsi ad ospitare manifestazioni di grande richiamo – come l’Oktoberfest o eventi fieristici di respiro regionale – alleggerendo il centro cittadino e offrendo spazi adeguati senza sacrificare la vivibilità urbana.

Allo stesso tempo, riteniamo importante aprire la prospettiva anche a nuove funzioni strategiche: il MIAC potrebbe diventare un polo di innovazione e sviluppo tecnologico ed energetico, capace di attrarre iniziative e investimenti, di stimolare la ricerca e di sostenere le imprese locali nella transizione verso un futuro più sostenibile. Questa proposta, che nasce anche dalla nostra storica vicinanza alla precedente gestione, vuole essere un contributo costruttivo, non una rivendicazione. Il MIAC risanato che oggi riceve in eredità è frutto di un lavoro serio e silenzioso: ora, è il momento del rilancio, e crediamo che anche la politica possa fare la sua parte, mettendo idee a disposizione della comunità.

Come gruppo di maggioranza, non ci è sempre facile avanzare pubblicamente nuove proposte: spesso ci si chiede – legittimamente – di trasformarle direttamente in atti amministrativi. Ma una visione condivisa nasce anche da occasioni come questa, da un dialogo aperto e franco con chi ha responsabilità operative nei luoghi strategici della città. Il nostro sguardo resta rivolto al futuro, fedele al principio che ci guida: “Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli, e a loro dobbiamo restituirla migliore di come l’abbiamo trovata”. Per questo immaginiamo e lavoriamo per una Cuneo che tra vent’anni sia molto più sostenibile e vivibile: con trasporti pubblici efficienti, parcheggi di testata collegati al centro con sistemi agili e verdi, e un centro città finalmente liberato dal traffico, dove le persone possano riappropriarsi delle piazze, delle aree verdi e della bellezza urbana.

Le manifestazioni più sostenibili, quelle a misura d’uomo, potrebbero trovare spazio in contesti come la caserma Montezemolo o il Parco Parri, integrati con soluzioni di mobilità dolce. Per gli eventi di massa, invece, il MIAC rappresenta una risorsa unica: ampia, accessibile, in grado di accogliere grandi numeri senza gravare sulla città.

In quest’ottica, il MIAC potrebbe anche diventare il punto di raccordo per iniziative culturali e promozionali che coinvolgano l’intero territorio cuneese. Le tante sagre e tradizioni locali, a seconda delle loro dimensioni e vocazioni, potrebbero trovare spazio sia in centro città sia presso il MIAC, costruendo un calendario condiviso che rafforzi il legame tra il capoluogo e i paesi della provincia.

Mettiamo queste idee sul tavolo con spirito di servizio e senza pretese. Sarà Lei, Presidente, a valutarne la fattibilità e l’opportunità. Ma ci teniamo a far sapere che siamo pronti a collaborare, con lo stesso spirito costruttivo che ci ha sempre animato.

Buon lavoro, Presidente. La nostra porta – come quella della città – resterà sempre aperta.

Il gruppo consiliare Cuneo Civica

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