Non accenna a diminuire la polemica intorno al sistema di prenotazioni in uso da parte dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo. Il caso sollevato nelle scorse settimane dalla richiesta di chiarimenti da parte della consigliera regionale Giulia Marro (Avs) continua a tenere banco nel dibattito pubblico. Dopo la sospensione attuata dalla Regione Piemonte per permettere gli accertamenti da parte della Direzione Sanità, le prese di posizioni di medici e sindacati, venerdì era arrivata la risposta ufficiale dell’assessore Riboldi “Nessuna anomalia nei dati delle prestazioni erogate dall’Asl Cuneo1 e dall’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo”.
Le polemiche non si sono però placate. Oggi, martedì 23 settembre, in consiglio regionale si è discussa una nuova interrogazione sulla questione presentata dalla consigliera Marro al presidente della Regione Alberto Cirio, per sapere “se corrisponda al vero che presso l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo siano state sospese le prenotazioni di alcune tipologie di prestazione, comprese quelle relative a prestazioni con priorità breve”. A rispondere è stato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, che ha spiegato che “La Consigliera Marro si rassegni. Le prenotazioni di prestazioni all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo non sono state in alcune modo sospese, comprese quelle relative a priorità breve (classe B). Quindi cerchi altri argomenti per avere visibilità. Tutte le agende di prenotazione sono strutturate secondo le indicazioni normative nazionali e regionali (Legge 29/07/2024 n. 107; DGR 29-607 del dicembre 2024). Il sistema informatico del Cup regionale, utilizzato per tutte le prestazioni ambulatoriali e di diagnostica strumentale sul territorio della regione, consente la visibilità dei posti disponibili in classe B soltanto entro i dieci giorni successivi alla data di contatto da parte del cittadino (call center, app)”.
Immediata la replica della consigliera Marro: “L’assessore ha confermato che non c’è il blocco delle prenotazioni, ma non c’è nessun posto disponibile entro i dieci giorni all’ospedale di Cuneo. Nei fatti quindi al momento non è possibile prenotare le visite in classe B. Il governo delle liste di attesa quindi è evidentemente più complesso di quanto appariva, anche utilizzando il metodo ‘artigianale” che era stato costruito per rispondere alla cittadinanza – seguendo l’idea della buona fede e della capacità di arrangiarsi tipica dello spirito cuneese, più volte richiamato. L’evidenza infatti restituisce un quadro preoccupante: nonostante l’impegno del personale sanitario, nonostante le ore aggiuntive per ridurre le liste d’attesa, ad oggi non risultano posti liberi. Ma se è così, anche con il precedente metodo delle pre-liste oggi bloccato dalla Regione, come poteva essere possibile ottenere una visita nei tempi previsti dalla normativa? Queta è la vera sfida che occorre affrontare: dare risposte chiare e tempestiva alla cittadinanza, in particolare a quei cittadini e cittadine che devono prenotare con urgenza una visita. Al momento non ci sono nè l’una, nè l’altra”.