“L’umanità ha perso la ragione, perché tanti nostri concittadini, neanche lontano da qui, faticano a restare umani. Qual è l’antidoto al fanatismo dei guerrafondai? Forse l’abbiamo trovato nella cultura, nella scuola, nel vincere l’ignoranza e i pregiudizi, nel coltivare e tramandare la memoria, in una giusta interpretazione della storia”. Così ha detto Gad Lerner durante il discorso tenuto alla conclusione della Carovana della Pace di ieri, domenica 21 settembre, a Boves.
E continua: “De-umanizzare e dare una colpa collettiva a un altro popolo è un meccanismo che funziona nel tempo contemporaneo, e dal quale è molto difficile sottrarsi. Per questo, credo che la prima emozione che posso trasmettere sia quella che provo venendo in questa città. Il nome di Boves, l’incendio di Boves, è qualcosa che le persone della mia generazione si portano dentro”. “Dobbiamo immaginare difficili processi di riconciliazione. Anch’io grido ‘Free Palestine’. Sono contento di trovarmi qui, accanto alle bandiere della Palestina. Sono contento che oggi, questo pomeriggio, il Regno Unito, il Canada e l’Australia abbiano annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina”.
Poi il giornalista ha continuato dicendo: “Questa è la mia lacerazione: essere, da ben prima del 7 ottobre, da quando avevo vent’anni, impegnato per il reciproco riconoscimento tra israeliani e palestinesi, per battermi, come molti miei parenti che vivono in Israele, affinché cessi questa follia, questa barbarie. La classe dirigente israeliana rifiuta addirittura di ammettere e riconoscere che esista una nazione palestinese: se la cavano dicendo ‘sono arabi, il mondo arabo è grande, possono andare altrove’. Ma oggi, che gridiamo insieme ‘Free Palestine’, oggi che l’indignazione generale per la carneficina, il massacro, lo sterminio perpetrato a Gaza, costringe persino i governi più allineati con Israele, come il nostro, a cambiare posizione”.