Attraversa Borgo Santa Margherita ad una decina di metri dagli impianti sportivi ed unisce l’iconico ponte ad archi sul Po a Piazza Piave.
Una strada che, dopo via Po e via Roma, è sicuramente la più trafficata di Paesana, sebbene l’immagine inviataci da un lettore nella serata di venerdì, potrebbe lasciare ingannevolmente intendere ben altro.
La casa che invece compare in promo piano sulla destra – dalla quale fuoriesce tutta quell’erbaccia che invade il marciapiedi antistante – è un vecchio negozio chiuso ormai da lustri che sessant’anni anni fa si sdoppiava per ospitare l’unico, indimenticabile “studio” fotografico del paese ed una sorta di “emporio” di quei tempi, dove si comparava dal sapone di Marsiglia, al merluzzo contenuto in una bacinella di ferro, dal cioccolato bicolore al caffè sfuso.
Oggi, morti i proprietari, morti i primissimi eredi, quell’immobile è sicuramente passato di mano. Ma un’immobile posto nel bel mezzo del paese non può – comunque stiano le cose – essere inghiottito su tre lati da alberi, arbusti e sterpaglie senza che il Comune faccia un passo per restituire all’intera zona una parvenza di decoro.
“Con il passeggino di mia figlia non riesco neppure a transitare su quel marciapiedi” ci ha detto chi ci ha segnalato la cosa. Impossibile dargli torto.
Di certo in vista dell’ormai imminente rassegna autunnale il Comune provvederà a ripulirlo. Ma ne frattempo sarà trascorso quasi un altro mese. Sarebbe bello riuscirci in tempi più brevi.