Dal 3 al 7 settembre il Festival Mirabilia, che per questa edizione si presenta con il significativo titolo “People have the power”, tornerà ad animare le strade e le piazze di Cuneo. E per il terzo anno consecutivo il progetto SAI sarà parte attiva di una delle kermesse più attese e allegre dell’anno.
Il Sistema di Accoglienza e Integrazione sarà infatti protagonista nella giornata di domenica 7 settembre, all’interno del cortile del settimanale La Guida a partire dalle 18, con la Biblioteca vivente, una performance inedita, progettata e realizzata negli scorsi mesi grazie al lavoro fatto insieme da operatrici, operatori e persone con background migratorio in accoglienza nel progetto. Ci parla dell’iniziativa Arianna Ceschina, operatrice all’integrazione del SAI in forza alla cooperativa Fiordaliso: “La Biblioteca vivente che presenteremo il 7 settembre, che abbiamo intitolato ‘Casa mia’, è un metodo innovativo, semplice ed efficace per promuovere il dialogo, riconosciuto dal Consiglio d’Europa come buona prassi in ambito interculturale. La prima Biblioteca vivente fu quella ideata più di vent’anni fa dal danese Ronni Abergel, che riunì un gruppo di volontari chiedendo loro di raccontare le proprie storie, e la cosa riscosse fin da subito un grande successo. Durante la performance – continua la referente del SAI – il pubblico può di fatto consultare dei ‘libri umani’ che raccontano, a chiunque lo desideri, la propria storia. La nostra Biblioteca vivente riunisce un gruppo di uomini e di donne con background migratorio che, insieme, hanno costruito un racconto individuale e collettivo rispetto a un ‘luogo definito casa’. Ciò che presenteremo a Cuneo costituisce pertanto uno spazio in cui amplificare le voci di persone che provengono da diverse parti del mondo e che portano con sé storie, culture e il legittimo desiderio di trovare un posto che possano definire ‘casa’ sul territorio provinciale in cui si trovano oggi a vivere”. La collaborazione tra il progetto SAI e Mirabilia si è fin da subito caratterizzata in ragione dei valori che caratterizzano entrambe le realtà: inclusione, condivisione, senso di comunità.
“Per questa ragione siamo orgogliosi di partecipare anche quest’anno al Festival – dichiara Enrico Dovetta, operatore all’integrazione della cooperativa Momo e tra i referenti che per il SAI seguono la kermesse –: un’occasione di festa, arte e cultura. Il nostro obiettivo vuole essere proprio la promozione dell’incontro tra culture allo scopo di favorire un processo di integrazione nel nostro contesto sociale. In un periodo di chiusure e di diffidenza verso ‘l’altro’, attraverso il nostro progetto intendiamo riportare il focus sulla ricchezza che deriva dall’aprirsi verso l’esterno, e riteniamo che la Biblioteca vivente sia un ottimo strumento in questa direzione”.
L’evento “Casa mia”, che durerà dalle 18 alle 19.30, è a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare a Enrico al numero 379 1177914.