Dal 23 agosto un detenuto è stato “parcheggiato” in una stanza del reparto di Medicina d’Urgenza dell’ospedale “Santa Croce” di Cuneo, piantonato giorno e notte. L’uomo, condannato fino al 2040 per plurime truffe, pesa 260 chili e soffre di diabete. Per le sue condizioni di salute non può scontare la pena in una normale cella, ma in Piemonte gli unici due posti idonei a ospitarlo, a Torino, risultano occupati.
A rendere nota la vicenda è stato il garante dei detenuti della provincia di Cuneo, Alberto Valmaggia: “Un posto in ospedale, che avrebbe altre destinazioni, viene impropriamente usato per “parcheggiare” il detenuto. L’ospedale Santa Croce lo ospita, ma con grandi problemi gestionali”. Il sindacato Osapp denuncia invece che da giorni dieci agenti della polizia penitenziaria sono impiegati a rotazione nel piantonamento, aggravando la carenza di personale nel carcere di Cuneo.
Il detenuto aveva raggiunto l’attuale peso in carcere a Lecce, aggravato dal diabete. Un giudice di sorveglianza aveva disposto i domiciliari a Cuneo, dal fratello, ma la convivenza si era rivelata ingestibile. Un altro giudice, dopo un tentativo di ricovero in RSA, ha così disposto il ritorno in carcere dell’uomo, poi trasferito all’ospedale di Cuneo, dove occupa un letto d’ospedale che non è destinato a lunghe degenze, sotto il continuo controllo della polizia penitenziaria.