L’opuscolo ha dichiaratamente l’intento di fare un censimento, il più possibile completo, dei soldati cuneesi che, dopo l’8 settembre 1943, catturati dai Tedeschi furono deportati in Germania. Le poche pagine iniziali precisano che il termine Internati Militari non coincide con la condizione di prigionieri di guerra e quindi non rientrano sotto la tutela della Convenzione di Ginevra. In Germania si rifiutano di arruolarsi con l’esercito tedesco e finiscono ad Amburgo sottoposti a dure giornate di lavoro. Segue poi un ampio elenco di nomi con relative informazioni circa il paese d’origine e i campi cui furono destinati.
di Vittorio Vola
Autopubblicato
euro 12