Il Piemonte saluta la Vuelta. La Susa-Voiron, quarta tappa di 206,7 km e dislivello di 2.900 metri, è quella che porta la carovana rossa fuori dall’Italia dopo quattro giorni di spettacolo. Una prima metà di frazione particolarmente impegnativa, con le salite del Monginevro e del Lautaret, mette in palio preziosi punti per la classifica degli scalatori. Iniziano così già da lontano i primi tentativi di fuga. Simone Petrilli, Joel Nicolau, Kelland O’Brien e Jonas Geregaard firmano la prima azione, prontamente annullata dal gruppo. Il secondo tentativo è più concreto: Louis Vervaeke, Sean Quinn, ancora Joel Nicolau, Kamiel Bonneau e Mario Aparicio puntano la salita di Exillese con 30″ di vantaggio sugli inseguitori, la salita di terza categoria (5,6 km al 5,6%) premia Nicolau (3 punti) davanti a Vervaeke (2 punti) e Aparicio (1 punto). I fuggitivi raggiungono 3′ di vantaggio sul gruppo, la corsa abbandona l’Italia e si dirige sulla salita del Colle del Monginevro (GPM di seconda categoria, 8,3 km al 6,1%). Si ritirano lo spagnolo García Pierna e il francese Paret-Peintre. Vervaeke vince lo sprint in vetta (5 punti) davanti a Nicolau (3 punti) e Quinn (1 punto). Dal gruppo, visto lo svantaggio di 3’50” dai battistrada, si comincia a fare sul serio. Ecco la terza ascesa di giornata, il Col du Lautaret, seconda vetta più alta della Vuelta 2025 dopo Bola del Mundo (2.251 metri) alla 20ª tappa: GPM di seconda categoria, 13,8 km al 4,3% fino a raggiungere quota 2.059 metri. Lo statunitense Quinn tenta la sortita: +35″ sui quattro compagni di fuga, 2’45” sul gruppo maglia rossa. Quinn scollina per primo (5 punti) davanti a Nicolau (3 punti e maglia a pois sfilata dalle spalle di Verre), terzo Vervaeke. Quinn si fa riprendere dai compagni di fuga, ma al termine della discesa il vantaggio sul gruppo si è azzerato. Aparicio non ci sta e tenta un altro allungo, poi è la volta di Sinhué Fernandez tentare l’attacco a 80 km dall’arrivo. Lo spagnolo proseue l’azione, guardato a vista dal gruppo e poi ripreso a 40 km dal traguardo. Pedersen si aggiudica il traguardo intermedio di Noyarey (20 punti e sei secondi di abbuono, alle sue spalle Vernon con 17 punti e 4″, Stewart con 15 punti e 2″, Ciccone con 13 punti e Gaudu con 10 punti), il francese Bruno Armirail tenta la sortita, ma il gruppo trascinato dal lavoro di Ghebreigzabhier (Lidl-Trek) lo riprende a 15 km dall’arrivo. Una caduta coinvolge cinque o sei corridori, senza gravi conseguenze. Il tratto finale è complicato, in leggera salita e con tante rotonde da attaversare. Si arriva in volata: vince il britannico Turner davanti ai belgi Philipsen e Planckaert. Gaudu arriva 25° e scavalca Vingegaard in classifica generale migliorando i suoi piazzamenti. Pedersen vola in vetta alla classifica a punti, Nicolau in maglia a pois, Ayuso ancora miglior giovane.
Un avventura indimenticabile nel segno del grande ciclismo per il Piemonte, per quattro giorni sotto i riflettori di un grande evento mediatico internazionale, come dimostrano gli oltre 200 giornalisti, fotografi, operatori video e speaker radiofonici accreditati. “Abbiamo vissuto giorni straordinari: il Piemonte è stato il cuore pulsante del grande ciclismo internazionale, accogliendo la Vuelta 25 con entusiasmo, passione e una partecipazione popolare che ha superato ogni aspettativa” commentano il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi, Paolo Bongioanni. “Grazie alla stretta collaborazione con le autorità del Piemonte, il passaggio de La Vuelta nella loro regione può essere definito un vero successo che ricorderemo sempre con grande affetto” conclude il direttore generale de La Vuelta a España, Javier Guillén.
Le classifiche
Quarta tappa – Susa-Voiron
1) Ben Turner – 4h50’14” – 30 punti – abbuono 10″
2) Jasper Philipsen – s.t. – 25 punti – abbuono 6″
3) Edward Planckaert – s.t. – 22 punti – abbuono 4″
4) Ethan Kane Vernon – s.t. – 19 punti
5) Jenthe Biermans – s.t. – 17 punti
6) Mads Pedersen – s.t. – 15 punti
7) Fabio Christen – s.t. – 13 punti
8) Orluis Alberto Aular Sanabria – s.t. – 11 punti
9) Guillermo Thomas Silva Coussan – s.t. – 9 punti
10) Nicolò Buratti – s.t. – 7 punti
A punti anche Madis Mihkels (6 punti), Stanislaw Aniolkowski (5), Bryan Coquard (4), Marcel Camprubi Pijuan (3) e Carlos Canal Blanco (2)
Classifica generale – maglia rossa
1) David Gaudu – 15h45’50”
2) Jonas Vingegaard – s.t.
3) Giulio Ciccone – a 8″
4) Egan Bernal – a 14″
5) Thomas Pidcock a 16″
6) Jai Hindley a 16″
7) Santiago Buitrago a 16″
8) Matteo Jorgenson a 16″
9) Sepp Kuss a 16″
10) Juan Ayuso Pesquera a 16″
Classifica a punti – maglia verde
1) Mads Pedersen – 78 punti
2) Ethan Kane Vernon – 76 punti
3) Jasper Philipsen – 75 punti
4) Giulio Ciccone – 67 punti
5) Jonas Vingegaard – 65 punti
Classifica scalatori – maglia a pois
1) Joel Nicolau Beltran – 11 punti
2) Sean Quinn – 9 punti
3) Alessandro Verre – 8 punti
4) Louis Vevaeke – 8 punti
3) Jonas Vingegaard – 5 punti
La classifica dei giovani – maglia bianca
1) Juan Ayuso Pesquera – 15h46’06”
2) Junior Lecerf – s.t.
3) Marco Frigo – s.t.
4) Matthew Riccitello – s.t.
5) Giulio Pellizzari – s.t.
Classifica a squadre
1) Team Visma – Lease a Bike – 47h18’16”
2) UAE Team Emirates XRG – a 2″
3) XDS Astana Team – a 2″
4) Soudal Quick-Step – a 2″
5) Red Bull – Bora – Hansgrohe – a 25″