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Lunedì 25 agosto 2025

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Consumo alcolici nelle aree pubbliche a Cuneo: il divieto si amplia ad altre zone della città

La nuova ordinanza conferma le aree in cui il divieto era già in vigore (come Movicentro, parco della Resistenza e piazza Boves) e lo estende in altre zone del centro storico, come le vie Caraglio e Fossano, piazza Virginio e il Foro Boario e in piazza Europa

Cuneo

La Guida - Consumo alcolici nelle aree pubbliche a Cuneo: il divieto si amplia ad altre zone della città

La sindaca, Patrizia Manassero, ha rinnovato e ampliato l’ordinanza che vieta il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche (e il divieto di vendita per asporto dalle 19.30 alle 7) su aree pubbliche, o assoggettate a uso pubblico in città, per tutta la giornata (24 ore su 24), ad eccezione degli spazi in concessione, anche temporaneamente (come i dehors), agli esercenti delle attività di somministrazione alimenti e bevande.

La nuova ordinanza è in vigore per un anno, dal 21 agosto 2025 fino al 31 agosto 2026, ed estende il divieto ad ulteriori aree del centro storico (come piazza Virginio, via Fossano, via Caraglio e Largo Caraglio, piazza Foro Boario) e nelle piazze Europa e II° Reggimento alpini, oltre a confermarlo nell’aree in cui era già in vigore, come le zone del Movicentro, corso Giolitti e strade limitrofe, piazza Boves e giardini Fresia, parco della Resistenza, piazza della Costituzione e complesso Agorà (con le aree limitrofe).

La prima ordinanza in tal senso a Cuneo risale al 2021 e riguardava in particolare l’area della stazione e dintorni: negli anni successivi è sempre stata confermata e ampliata di volta in volta ad altre zone della città.

Le nuove aree in cui è esteso il divieto

Nello specifico le ulteriori aree oggetto del divieto sono: piazza Virginio, via Fossano, via Busca, via Caraglio, Largo Caraglio, piazza Foro Boario (comprese le vie che ne costituiscono il perimetro), lungogesso Corso Giovanni XXIII (da via Mameli a via Toselli), via della Pieve, via Barbaroux, via Asilo, via Mameli, piazza Europa e piazza Secondo Reggimento alpini.

Le aree in cui era già in vigore

Piazzale della Libertà (compresi corso Monviso fino a via Coppino e corso IV Novembre fino a via Cavallotti) e il “quadrilatero” compreso tra le via Coppino, corso Nizza (da via Coppino a via Cavallotti) e via Cavallotti, piazzale Movicentro, giardini Fresia e aree attigue (via Fresia e lungogesso corso Giovanni XXIII nel tratto di piazza Boves), via Bonelli, piazza Boves, via Peveragno, via Savigliano e via Alba (nel tratto di piazza Boves), il parco della Resistenza e le vie attigue nei tratti che ne costituiscono il perimetro (viale Angeli, corso Solaro, via Tetto Cavallo), area Agorà, via San Giovanni Bosco, piazza Costituzione, via Bongioanni (con particolare riguardo all’area del centro di accoglienza della Croce Rossa).

“Situazione di conflitto e contrasto al degrado di strada”

“Dall’attività svolta quotidianamente nei servizi di controllo del territorio dalla Polizia Locale – scrive la sindaca nell’ordinanza – emerge l’attuale sussistenza delle condizioni che hanno indotto l’Amministrazione a emanare le ordinanze precedenti. Nelle zone interessate si sono riscontrate situazioni di conflitto, quali risse, atti di vandalismo, disturbo della quiete pubblica e bivacco”.

L’estensione delle aree da assoggettare all’ordinanza è stata richiesta dalla Questura e si basa anche su quanto emerso in Prefettura presso i tavoli del comitato di Ordine pubblico e sicurezza.

“Si ritiene che la riproposizione delle misure di limitazione oraria della vendita di bevenda alcoliche e il divieto di consumo delle stesse su aree pubbliche”, nelle zone coinvolte nell’ordinanza, “siano misure efficaci al fine di fronteggiare e contrastare comportamenti che acuiscono le problematiche del degrado di strada, inibendo la fruibilità degli spazi pubblici. La riproposizione dei provvedimenti di divieto di consumo e vendita di alcolici nelle aree suddette, nonché delle restrizioni orarie degli esercizi di vendita, possano prevenire e contrastare situazioni di degrado e tensione sociale, spesso determinate dall’abuso di alcol.

I divieti resteranno in vigore, salvo eventuali deroghe espressamente autorizzate dal Comune, anche in occasione dello svolgimento di manifestazioni, eventi, serate a tema e simili.

Sanzioni da 25 a 500 euro

Per chi non rispetta il divieto è prevista una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro (salvo che il fatto non costituisca reato più grave). “Per quanto riguarda gli esercizi commerciali o di somministrazione – avverte l’ordinanza – in caso di reiterazione delle violazioni ai precetti del presente provvedimento, la condotta sarà segnalata al Questore ai fini dell’adozione del provvedimento” di sospensione o revoca della licenza.

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