Le Acli provinciali cuneesi, aderendo all’iniziativa nazionale lanciata il 24 giugno a Roma, durante un evento organizzato con le Acli, da: Fondazione Fratelli Tutti, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII oltre che da una ampia rete di associazioni della società civile, chiedono che venga istituito, nelle amministrazioni a tutti i livelli, un assessorato alla Pace.
Ritenendo che la pace sia un progetto politico e democratico, e come tale abbia bisogno di essere organizzata, promossa e coordinata a tutti i livelli, l’associazione cuneese ha inviato una richiesta al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio; al presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, e a tutti i sindaci dei Comuni della Granda, affinché, anche se non sono previste nuove elezioni, venga creato un Assessorato al Terzo Settore (come già avvenuto nel Comune di Cuneo, su richiesta delle Acli provinciali, dopo le ultime consultazioni elettorali) a cui associare la delega alla Pace.
Nelle Giunte già costituite, le Acliprovinciali cuneesi hanno chiesto che vengano attribuite tali deleghe (Terzo Settore e Pace) ad Assessorati già operativi, oppure ad un consigliere comunale, con il compito di sensibilizzare i cittadini, gli alunni delle scuole e i giovani sul comportamento di rispetto, di dialogo, di mediazione, non basato su paura o vendetta.
“Un Ministero dedicato può rappresentare, a livello nazionale, il punto di riferimento istituzionale per politiche di educazione alla pace, difesa civile, cooperazione internazionale, giustizia riparativa e disarmo – ha detto il presidente provinciale delle Acli Cuneesi, Elio Lingua -, ma se crediamo veramente che la pace non sia solo un’utopia, bensì una responsabilità collettiva che chiama in causa ciascuno di noi nella realtà in cui vive, dobbiamo impegnarci tutti, come cittadini, a partire dalle istituzioni ad ogni livello”.
Come associazione, le Acli credono che attraverso percorsi condivisi si possa ottenere una società più unita e democratica, e che, come diceva il compianto Papa Francesco, poi ripreso anche dal nuovo pontefice, Papa Leone XIV: “Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra”.
A sostegno dell’iniziativa, le ACLI cuneesi hanno anche inviato una lettera a tutti i dirigenti degli oltre 260 Circoli Acli presenti sul territorio della Granda, per informarli dell’iniziativa intrapresa e per chiedere loro di sostenere la richiesta presso gli amministratori locali dei Comuni in cui operano, affinché come Acli si possa portare un piccolo contributo nel realizzare la pace, come progetto di democrazia, di libertà e di giustizia.