
La segnalazione, con tanto di immagini a corredo e richiesta di “dare una mano per dare una scossa alla situazione”, ci giungono da un nostro lettore.
Le fotografie ritraggono i tanti animali che le abili mani di Renato Giachero hanno scolpito, con il solo aiuto di una motosega, in tronchi di legno: ci sono gufi, civette, volpi, anatre, aironi e altre specie ancora. Oltre ad un accigliato ed austero gnomo.
Pezzi unici, che fanno bella mostra di sé sulla sinistra orografica del Po, laddove il Grande Fiume si appresta a correre velocemente verso la pianura passando sotto il ponte ad archi che divide in due Paesana.
A pochi metri gli ombrosi e frequentatissimi giardini pubblici, con giostrine e divertimenti di ultima generazione e quell’oramai ex oasi immersa nel verde e garanzia di relax di un “Parco La Foglia” oggi finito nel dimenticatoio generale.
Pezzi unici che se da un lato si fanno ammirare da ogni turista che abbia a passare nella zona, dall’altro versano – perlomeno la maggior parte di essi – in condizioni davvero pietose, dimenticati dalle istituzioni e da chi dovrebbe pensare a farli sopravvivere.
Basterebbero alcune pennellate di impregnante color legno o di vernice trasparente per garantire loro una lunga vita ed evitare a queste vere e proprie opere d’arte di marcire sotto gli agenti atmosferici, ma purtroppo…