È un percorso tra sfumature di colori quello che compie Sofia, giovane studentessa dell’Accademia “annoiata, ma con la vita negli occhi”. Attraverso questi occhi guarda il mondo. Lo osserva, anzi, senza accontentarsi della superficie così cogliendone non tanto particolari quanto, appunto, le sfumature che traduce in colori.
La disattenzione dei genitori nei suoi confronti l’ha resa più forte, le ha fatto crescere prepotentemente il desiderio di essere “vista” dagli altri, di emergere dalla folla con la sua arte.
Per questo il rapporto col professor Bianchi, sempre in giacca e cravatta, “uno di quelli nati già vecchi”, è teso nello scontro tra due caratteri che non mollano: uno gonfio del proprio sapere, l’altra caparbiamente non disponibile a scendere a patti, decisa a difendere il proprio modo di vedere e rappresentare il mondo.
Proprio lui organizza una mostra invitando alcuni suoi allievi. Ne sceglie cinque, anzi sei così inserisce anche Sofia, perché vede qualcosa in lei che deve crescere pur nei suoi atteggiamenti aspri.
Lo scontro è però inevitabile e Sofia fugge a Aix en Provence. Fuga per immergersi nella luce di Cezanne, accompagnata dalla vicinanza di Marie. Matura così la sua arte insieme al suo carattere per essere pronta a organizzare finalmente la “sua” mostra, pronta a essere chiamata “artista”.
Il percorso è lungo. Prevede ostacoli, ma soprattutto chiede a Sofia di guardarsi dentro, fare i conti con le proprie asperità di giovane, confrontarsi con le sue ispirazioni e, perché no, anche con i sentimenti. L’autrice per lei costruisce una sensibilità raffinata. La esprime già nella prima pagina allorché dà immagine alla vita. Una strada, ma non basta: sarebbe scontato. Ci vogliono i colori. Allora è Sofia ad aggiungerceli.
Lo fa anche quando partecipa alla mostra del professore, che la ricambia con un impietoso: “Un guazzabuglio di colori”. Ma forse ha proprio visto giusto. I colori sono per Sofia lo strumento per dare forma e vita alle emozioni.
La trama è esile, con qualche svolta per altro intuibile. Ma chiede qualcosa di più del prestare attenzione agli snodi narrativi. Chiede di immaginare insieme a Sofia. Non per nulla l’autrice si guarda bene dal descrivere i suoi quadri. Preferisce coglierne il “guazzabuglio” che è anche il guazzabuglio della vita da cui la giovane deve uscire con una nuova autoconsapevolezza.
Sfumature di giallo limone
di Lara Agnese
Editrice Primalpe
euro 16
