Il Comune di Borgo San Dalmazzo, così come altre istituzioni della provincia di Cuneo, ha diffuso un breve comunicato in cui ricorda l’anniversario dell’incidente sul lavoro di Marcinelle, in Belgio, dove persero la vita 262 minatori, la maggior parte italiani.
La tragedia di Marcinelle viene ricordata come un delle più gravi tragedie del lavoro nella storia dell’emigrazione italiana: nella cava di Bois du Cazier l’8 agosto 1956 crollarono le pareti di un settore dove centinaia di operai erano al lavoro; nei più di 260 morti soffocati e intrappolati sotto le macerie, c’erano 136 emigrati italiani. Quest’anno ricorre il 69° anniversario.
Nel 1959 l’inchiesta giudiziaria portò a processo i tecnici e i proprietari dell’impresa, per un totale di 5 persone tutte assolte in primo grado. Il successivo processo di appello condannò uno solo tra gli imputati a sei mesi di reclusione con la condizionale e al pagamento di un’ammenda di 2.000 fiorini belgi. La società proprietaria dell’impianto fu condannata a risarcire, per circa tre milioni di fiorini belgi, soltanto gli eredi di due tra le 262 vittime.
Nel 2001 il governo Berlusconi II istituì la “giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” e la fissò per l’8 agosto. Oggi quasi tutti i Comuni d’Italia organizzano commemorazioni e momenti di riflessione per ricordare la tragedia di Marcinelle.
Il Comune di Cuneo lo aveva fatto nel 2011 con una mostra intitolata “1949 – 1988 Luci e ombre della democrazia”, suddivisa in stanze, ciascuna dedicata a un fatto storico rilevante. Una di queste, la stanza 17, era dedicata all’emigrazione italiana e alla tragedia della cava belga.