La giornata di giovedì 31 luglio è iniziata in Roma con alcune ore libere, che ci hanno permesso di partecipare a momenti di incontro e catechesi per italiani organizzati dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, oltre che ammirare le bellezze della città eterna insieme a gruppi di pellegrini sempre più numerosi e festosi provenienti da tutto il pianeta.
Nel pomeriggio abbiamo vissuto in piazza San Pietro l’evento della Professione di Fede assieme ad altri 70.000 pellegrini italiani. È stata un’ esperienza intensa: momenti di riflessione e di testimonianze si sono alternati a canzoni italiane significative. Abbiamo ascoltato: Samuel Pietrasanta, Lara Dei, Don Antonio Loffredo, Laura Lucchin, Nicolò Govoni, Amara, Mr.Rain, Pierdavide Cardone ed infine Mimì.
Abbiamo ricevuto tantissimi stimoli e tante parole di speranza come quelle di Padre Antonio Loffredo “si può vivere senza sapere il perché,
ma non si può vivere senza sapere per chi”. Anche la madre di Sammy Basso ha ricordato che “da soli si può fare tanto ma insieme agli altri si può arrivare a fare anche quello che si credeva impossibile”. Anche il cardinal Pizzaballa ci ha tenuto a raggiungere i tanti giovani presenti con un messaggio di pace “avere uno sguardo libero che non parta solo dal dolore che c’è ma che non si limiti unicamente ad esso, andando a vedere in questa notte interminabile punti di luce, rappresentati da coloro che tutti i giorni rischiano la propria vita per gli altri pur di andargli incontro dando concretezza alla speranza. Come Chiesa dentro tante difficoltà dobbiamo essere capaci di portare un linguaggio che costruisce e apre orizzonti.”
Durante la confessio fidei è risuonato forte l’appello del cardinal Zuppi: “Disarmiamo i nostri cuori per disarmare cuori e mani di un mondo violento, per guarirne le cicatrici, per impedire nuovi conflitti!”.
Anche oggi tanta commozione, canti, condivisione, gioia e speranza.