Anche l’Unione Montana dei Comuni del Monviso scende in campo – con una delibera approvata all’unanimità dai quattro membri presenti (assenti Mauro Nari sindaco di Gambasca e Paolo Radosta sindaco di Brondello) – contro il ridimensionamento degli istituti scolastici della Valle Po.
Lo fa per “rivendicare il ruolo di fondamentale importanza socioculturale dell’istituto comprensivo di Sanfront – Paesana, quale presidio formativo operante in territorio montano che, peraltro soddisfa ampiamente le soglie numeriche minime stabilite a livello nazionale nelle zone montane, contando attualmente di ben 499 studenti”.
Per “difendere e rivendicare qualora fosse necessario nelle opportune sedi, il mantenimento dell’autonomia dell’istituto comprensivo di Sanfront – Paesana essendo lo stesso in possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa di riferimento”.
Per “mantenere le caratteristiche di montanità che caratterizzano l’istituto comprensivo di Sanfront – Paesana, quindi mantenendo la sede in territorio centrale e montano”.
E per “ribadire che tale istituto ha già subito un accorpamento nel 2012 tra gli istituti di Sanfront e Paesana, tale per cui si chiede che non venga nuovamente interessato da operazioni di dimensionamento”.
Al termine, la delibera esprime “la propria assoluta contrarietà ad ogni ipotesi di ridimensionamento scolastico che coinvolga gli istituti scolastici della Valle Po in quanto già oggetto di dimensionamento nell’anno 2012 e rivendica la sede amministrativa e didattica montana nel comune di Sanfront, centrale all’istituto comprensivo Sanfront-Paesana”.
“Qualora si rendesse necessario un accorpamento – concluderanno la giunta – si chiede che l’area del Saluzzese sia interessata da un solo accorpamento e che questo consideri le relazioni a livello di vallata in un’ottica di omogeneità geografica e coesione territoriale”.
