Oltre settanta persone, provenienti da Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia hanno partecipato alla settimana biblica che si è svolta dal 21 al 25 luglio alla Certosa di Pesio. L’organizzazione è stata curata dai missionari della Consolata, in collaborazione con l’associazione “La Tenda dell’Incontro Giovanni Giorgis”.
Giorni preziosi ed intensi in cui è stato possibile assaporare e approfondire un testo della Bibbia, intrigante perché carico di tensioni, la cui lettura, produce dosi di fascino o insofferenza, di sarcasmo o di empatia, di certezze o di dubbi, di cupo pessimismo o di liberante ottimismo, di diffuso scetticismo o di disincantato realismo. Ad accompagnare nella lettura del Qohelet le oltre settanta persone è stato uno dei più apprezzati biblisti italiani, Luca Mazzinghi, presbitero della chiesa fiorentina, professore ordinario presso la Pontificia Università Gregoriana dove insegna da molti anni esegesi dell’Antico Testamento, già presidente della “Associazione biblica italiana” (cattolica) ed ora presidente della “Società biblica in Italia” (ecumenica). Un biblista che sa unire all’attività scientifico-accademica una preziosa ed infaticabile attività divulgativa a servizio delle comunità.
La settimana si è conclusa con una lettura continua e drammatizzata dei dodici capitoli del libro fatta dalla “Compagnia del Birun” e con la lettura in ebraico del terzo capitolo fatta da Liliana Rosso, già docente di letteratura e lingua ebraica all’università di Torino, che ha anche relazionato sull’utilizzo del Qohelet nell’ebraismo contemporaneo.