È di nuovo percorribile a piedi e in bicicletta da oggi, venerdì 25 luglio, il guado temporaneo sul torrente Gesso tra la zona del Santuario degli Angeli e la frazione Mellana di Boves, reso inagibile nei mesi scorsi dalle piene del Gesso.
I lavori di ripristino sono stati realizzati dal Comune non appena le condizioni di deflusso lo hanno consentito, con l’affidamento alla ditta incaricata dei lavori per l’opera realizzata con materiale ghiaioso prelevato dai fiumi stessi e in modo da garantire sia il deflusso idrico che la risalita ittica. “Per queste ragioni – spiega il Comune in un nota – il guado è soggetto alle modifiche dell’alveo e prevede un’alternanza di ripristini e chiusure stagionali: in particolare, la sua rottura con la piena è appositamente studiata per avvenire alle due estremità, affinché blocchi il transito a tutela dell’incolumità dei cittadini e a salvaguardia del patrimonio naturale. Tale soluzione è l’unica ad oggi condivisa con la Regione, che rappresenta l’autorità idraulica competente”.
Nel mese di giugno la direzione del Parco fluviale Gesso e Stura ha incontrato i funzionari del settore Opere Pubbliche di Cuneo della Regione per una serie di approfondimenti circa l’ipotesi di un attraversamento permanente. In tale sede è stato ribadito che per ragioni di sicurezza idraulica non può essere autorizzato un guado permanente. L’investimento necessario invece per una pedancola ciclopedonale vera e propria richiederebbe alcuni milioni di euro, vista l’ampiezza del tratto da collegare. “Al momento, pertanto, l’Amministrazione comunale sta valutando, in via del tutto informale, altre soluzioni alternative per le quali non sono ancora disponibili né verifiche idrauliche, né un quadro tecnico-economico che possano dimostrare la reale fattibilità dell’intervento”.
Il ripristino del guado, con un costo di circa 17.500 euro, è oggetto di uno specifico protocollo di intesa firmato dai Comuni di Cuneo e Boves, secondo cui i due enti si impegnano alla gestione associata della sua ricostruzione e mantenimento: la realizzazione e il ripristino del guado sono in capo a Cuneo, mentre Boves provvede a trasferire parte delle risorse necessarie.
L’assessore all’Ambiente del Comune di Cuneo Gianfranco Demichelis, spiega: “Il ripristino del guado temporaneo rappresenta un esempio di come si possano conciliare le esigenze di mobilità dolce e fruizione del territorio con la tutela dell’ambiente e la sicurezza. Infatti, viene annualmente progettato in considerazione delle modifiche dell’alveo e del regime idraulico mutevole del Gesso: in particolare, la sua rottura con la piena è appositamente studiata per avvenire alle due estremità, affinché blocchi il transito a tutela dell’incolumità dei cittadini e a salvaguardia del patrimonio naturale. Parliamo di un’opera reversibile, pensata non per opporsi alla natura ma per adattarsi ai suoi ritmi. Questa soluzione, condivisa con la Regione Piemonte, è oggi l’unica compatibile con i vincoli vigenti”.
Della questione si è parlato anche nel recento consiglio comunale e nell’occasione l’assessore aveva ribadito che “tutti vogliamo la realizzazione della pedancola in forma definitiva, ma parliamo di 360 metri e l’investimento che servirebbe è ingente. Recentemente abbiamo incontrato i tecnici della Regione per la progettazione futura di un attraversamento stabile, ma ci hanno ribadito che per ragioni di sicurezza idraulica non potrà mai essere autorizzato un guado permanente in alveo. L’Amministrazione tiene davvero a trovare la soluzione definitiva, che però deve essere autorizzata dalla Regione e deve avere un costo ragionevole. Abbiamo un progetto nel cassetto, ma costa 4 milioni di euro e trovare un finanziamento del genere per un attraversamento ciclopedonale su un torrente è difficilissimo. Stiamo lavorando a una soluzione mediana”.