Si è conclusa nei giorni scorsi una missione per la documentazione e mapping tramite stage formativo di tre giorni tra la valle Grana e le alture di Sambuco, nell’altopiano della Bandia, guidata dal Laboratorio di Geomatica del Politecnico di Torino, coordinato da Nannina Spanò, Giacomo Patrucco e Marco Cappellazzo del Dipartimento di Architettura e Design, Francesca Matrone e Alessandra Spadaro del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente Territorio e Infrastrutture.
“Le tecnologie avanzate di rilevamento 3D sono state impiegate da un team multidisciplinare, di Architettura e Ingegneria, composto da circa quindici studentesse, studenti e giovani ricercatori e ricercatrici – spiegano dall’ateneo torinese -. Nel corso delle attività sono stati impiegati i metodi laser scanning 3D, fotogrammetria da droni, che hanno affiancato metodologie innovative come i sistemi di Mobile Mapping basati su Slam (Simoultaneus Localisation and Mapping). I dati raccolti costituiranno la base per studi di conservazione, valorizzazione e gestione sostenibile del patrimonio culturale materiale della zona. Alla missione ha preso parte anche un team dell’Università degli Studi di Torino, composto da Filippo Monge, docente di Economia dell’Innovazione, e Robin Vanzolini, dottorando del Corso di dottorato in patrimonio culturale e produzione storico-artistica, audiovisiva e multimediale dell’Università di Torino. La collaborazione tra i gruppi di ricerca dei due atenei ha arricchito l’approccio multidisciplinare dell’iniziativa, integrando competenze tecniche, economiche e gestionali per una visione più ampia e innovativa della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale alpino.
