La media sarà anche 65 euro in più di Irpef regionale, come aveva annunciato il presidente Alberto Cirio, ma a farne le spese sono i redditi medi che si vedono aumentare l’imposta di ben 106 euro.
Oggi, martedì 22 luglio, l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha presentato in prima Commissione la manovra sull’Irpef regionale. Il passaggio da quattro a tre scaglioni, fa scattare gli aumenti, altimenti la Regione perderebbe 150 mila euro di entrate. Così il conto lo paga chi ha un reddito che va dai 28 ai 50 miula euro. In sintesi, fino a 15 mila, che restano all’1,62%, si continueranno a pagare 243 euro, da 14 a 28 mila euro (il 45% della popolazione), si passerà da 371 a 404 euro con u n aumento diu 33 eiero; da 28 a 50 mila euro si va dai 685 euro attuali a 791 euro ovvero 106 euro in più. Resta invariata, perché già massima al 3,33%, l’aliquota per chi supera i 50 mila euro lordi l’anno di reddito.
“Per prepararci a questo passaggio a tre scaglioni che comporta minori entrate per 150 milioni circa, – ha detto Tronzano – con questo provvedimento abbiamo deciso di non incidere sulle fasce più deboli: infatti sino a 15 mila euro l’anno lasciamo la situazione invariata. Poi, siccome non godiamo ad aumentare le tasse e non avremmo mai voluto farlo, abbiamo operato ritocchi minimi e viene fatta per la prima volta una programmazione triennale che salvaguarda il bilancio regionale e consente di diminuire le tasse nel 2028. Del resto molte altre Regioni si sono trovate costrette ad assumere provvedimenti analoghi. “Nel piano triennale abbiamo già deciso una riduzione delle aliquote che comporterà una perdita di gettito pari a circa 50mila euro, per confermare come questa manovra sia solo temporanea”.
Nel dibattito in commissione Avs ha detto che sarà necessario “prenderci del tempo per avere un quadro chiaro per entrare nel merito”, mentre contrari i 5 Stelle con la Disabato che ha detto: “Su questo tipo di revisione dell’Irpef. Volete aumentare il gettito, non ci sono altre vie per evitarlo?”. Per Fabio Isnardi (Pd): “Chiediamo se sia stata valutata una soluzione alternativa. Solo l’8% della popolazione piemontese dichiara più di 45 mila euro. Bisognerebbe fare qualcosa per recuperare da qualcuno che è troppo furbo”.
Il presidente della Commissione Roberto Ravello (Fdi) ha ricordato che sul recupero fiscale è già stato fatto molto. Carlo Riva Vercellotti (Fdi) ha fatto notare “un lavoro importante sull’evasione da parte del Governo” e che “non sfugge a Tronzano l’importanza di farlo anche come Regione. Sull’assestamento la Corte dei conti ha dato un giudizio favorevole per cui è bene andare avanti in questa direzione”.